Richemont si compra il 70% delle calzature Gianvito Rossi. Un altro pezzo di Made in Italy che varca le Alpi

L'holding finanziaria svizzera, che riunisce marchi di lusso come Cartier, Van Cleef & Arpels e Azzadine Alaïa, acquisisce le scarpe di altissima gamma prodotte nel distretto calzaturiero romagnolo

Le calzature di Gianvito Rossi diventeranno svizzere. Richemont, uno dei principali attori nel mondo del lusso, già proprietario di Cartier, Van Cleef & Arpels, Montblanc, Bucellati, Chloè e Azzadine Alaïa ha acquisito una tra le migliori espressioni dell’artigianato made in Italy. La maison italiana ha una lunga tradizione calzaturiera di lusso nel cuore artigianale del distretto romagnolo, con una preziosa eredità familiare coltivata da generazioni. Fondata nel 2006 a San Mauro Pascoli (in provincia di Forlì- Cesena) e con sede a Milano.

“Ho trovato in Richemont un partner che condivide valori comuni come la massima attenzione alla qualità, al design, all’artigianalità e alla conservazione della tradizione tramandata di generazione in generazione”, ha dichiarato Gianvito Rossi. “Ho deciso di scegliere loro – aggiunge – per continuare a sviluppare il marchio in tutto il mondo e per la loro esperienza e il loro modello di espansione globale. La nostra partnership sarà vantaggiosa per la prossima fase di crescita dell’azienda. Non vediamo l’ora di iniziare questo nuovo entusiasmante capitolo insieme, con uno spirito di proficua collaborazione”, ha concluso Rossi.

Richemont ha rilevato il 70%  dal fondatore del brand, che nell’operazione si è avvalso della consulenza di Rothschild. Gianvito Rossi resterà azionista al 30% e rimarrà a capo del gruppo. Sui dettagli economici dell’operazione vige il massimo riserbo, ma si parla di una cifra importante, superiore ai 100 milioni – numeri circolati nei giorni scorsi. La maison che produce scarpe di altissima gamma ha registrato nel 2022 un fatturato di 100 milioni e un ebitda (l’indicatore di redditività, ndr) di 23 milioni. Per il 2023 prevede un margine operativo lordo di 30 milioni. La valutazione dovrebbe essere quindi ben superiore ai 100 milioni.

“Siamo lieti di dare il benvenuto a Gianvito Rossi, alla sua famiglia e ai suoi team in Richemont, e siamo ansiosi di garantire insieme la creatività duratura e lo sviluppo a lungo termine di questa realtà unica”, ha dichiarato Philippe Fortunato, Ceo di Fashion & Accessories Maisons.

La transazione non avrà alcun impatto finanziario rilevante sul patrimonio netto consolidato o sul risultato operativo di Richemont per l’anno che si concluderà il 31 marzo 2024. La performance di Gianvito Rossi sarà riportata nell’area di business ‘Altro’, composta principalmente dalle Maison di moda e accessori. Il completamento dell’operazione è soggetto a determinate condizioni e approvazioni normative.