Inevitable Foundation sta lanciando un fondo d’emergenza per fornire assistenza finanziaria in seguito allo sciopero degli sceneggiatori. Creato in risposta alla prima astensione dal lavoro della Writers Guild of America in quindici anni, e progettato per sostenere gli sceneggiatori con disabilità, membri del sindacato e non, durante le principali crisi del settore, come l’attuale sciopero, il fondo inizierà immediatamente a offrire sovvenzioni in denaro efficienti e non limitate. Per la prima tornata di finanziamenti, che sarà dall’11 al 21 maggio, la Fondazione distribuirà sovvenzioni a partire da 500 dollari agli sceneggiatori disabili che rischiano di perdere reddito e opportunità di lavoro.
Per l’organizzazione no-profit, che non ha un rapporto formale con la WGA, il fondo serve a rimanere “reattivi verso gli impatti negativi di uno sciopero sulle carriere degli sceneggiatori disabili sia all’interno che all’esterno del sindacato, perché anche gli scrittori non sindacalizzati sono colpiti e devono affrontare interruzioni del lavoro”, ha dichiarato la Fondazione in un comunicato.
Il fondo di emergenza fornirà un sostegno individuale agli sceneggiatori disabili del settore, che fanno parte del 25% della popolazione statunitense che si identifica come persona con disabilità, una comunità che ha il doppio delle probabilità di vivere in povertà e un costo della vita mediamente più alto del 28% rispetto alle persone non disabili. La Fondazione, che attualmente dispone di decine di migliaia di dollari da distribuire, stima che ci siano almeno 100 sceneggiatori di medio e alto livello che attualmente lavorano a Hollywood.
Gli sceneggiatori disabili “una categoria di lavoratori molto svantaggiata”
“Stiamo intervenendo in una situazione di emergenza e di crisi per questa categoria di lavoratori che, purtroppo, è molto svantaggiata in termini di stipendio, sopravvivenza, alloggi e assistenza sanitaria”, spiega Richer Siegel, co-fondatrice di Inevitable, a The Hollywood Reporter. “Ma non vogliamo necessariamente continuare a farlo nel prossimo futuro. La speranza è di poter continuare a rispondere in modo significativo per sostenere un ampio gruppo di scrittori disabili di questa comunità, che sono i più colpiti da questa crisi, che speriamo si risolva presto”.
Il fondo di emergenza non offrirà solo sostegno a una comunità già storicamente vulnerabile che si trova ad affrontare la perdita dei salari e l’imminente perdita dell’assistenza sanitaria, ma servirà anche da supporto per i creativi, garantendo che non siano costretti ad abbandonare il settore perché non sono in grado di pagare le bollette.
Il fondo avrà una durata indeterminata e le sovvenzioni sono attualmente una tantum. Tuttavia, c’è la possibilità che sia i nuovi sceneggiatori che i beneficiari della prima tornata possano fare domanda in futuro, e che l’importo delle sovvenzioni cresca nelle tornate successive, a seconda della durata dello sciopero, iniziato il 2 maggio. (L’ultimo sciopero della WGA è durato 100 giorni).
I requisiti per i finanziamenti
I requisiti per i finanziamenti si basano su diversi fattori, con priorità agli iscritti al sindacato. I membri della WGA, che il 1° maggio stavano lavorando e che dimostrano di avere bisogno di risorse finanziarie secondo la valutazione di Inevitable, saranno presi in considerazione per primi. Seguiranno gli iscritti al sindacato che erano sul punto di ottenere un lavoro – colloqui finali, trattative o fase contrattuale – e poi gli iscritti alla WGA non impiegati o non sul punto di ottenere un impiego al momento dell’interruzione del lavoro. I non iscritti alla WGA che stavano lavorando il 1° maggio avranno la priorità successiva, e infine gli sceneggiatori non sindacalizzati in procinto di ottenere un lavoro.
Il lancio del fondo di emergenza arriva dopo il recente rapporto di Inevitable sullo sciopero degli sceneggiatori, che ha intervistato più di 30 sceneggiatori con varie disabilità sul potenziale impatto dell’interruzione del lavoro sulle loro finanze e carriere. Quel rapporto, afferma Siegel, è il motivo per cui la fondazione ha scelto di erogare sovvenzioni e non prestiti. L’indagine ha rilevato che il 45% degli intervistati disabili ha già più di 50.000 dollari di debiti.
“Non ci risultava nessun’altra ricerca condotta sulle implicazioni di uno sciopero e, nello specifico, su questa popolazione, che pensiamo sarà colpita più duramente rispetto agli altri”, spiega a THR la co-fondatrice di Inevitable a proposito del sondaggio, pubblicato prima dello sciopero. “E quando abbiamo fatto la ricerca, il dato più consolidato e francamente impegnativo da leggere è stato che il 43% degli scrittori disabili ha meno di tre mesi di risparmi, il 67% meno di sei mesi”. “Sapendo che l’ultimo sciopero è durato più di tre mesi”, aggiunge, “ci troviamo di fronte a scenari catastrofici”.
I fondi saranno attivati il prima possibile
Descritto da Siegel come un fondo per un momento di crisi, il denaro può essere utilizzato dai beneficiari in qualsiasi modo ritengano opportuno e non è tassabile, anche se la Fondazione incoraggia gli sceneggiatori a consultare un commercialista o un professionista fiscale dopo aver ricevuto i fondi. I richiedenti non sono inoltre tenuti a rivelare pubblicamente la loro disabilità o la loro storia medica. “Stiamo lavorando su un modello basato sull’identità. Non stiamo lavorando un modello medico, quindi non controlleremo mai le cartelle cliniche”, afferma Siegel.
I candidati, tuttavia, dovranno compilare un modulo in cui dovranno indicare se si identificano in generale come disabili, e rispondere ad altre domande relative all’identità. Una domanda si concentrerà sulle condizioni e comunità più specifiche con cui il candidato si identifica, come l’essere neurodiversi o avere disabilità fisiche o intellettuali. Gli sceneggiatori non solo sono incoraggiati ad annotare tutti i modi in cui si identificano, se fanno parte di più comunità, ma anche a considerare condizioni che potrebbero non essere tipicamente etichettate come disabilità.
È una domanda che, dice Siegel, “si spera possa consentire alle persone che pensano: ‘Sono un malato cronico, ma non mi identifico come disabile’, di barrare la casella dei malati cronici”. Questo, secondo Siegel, aiuterà l’organizzazione a raggiungere l’obiettivo finale del fondo, che è quello di “distribuire il maggior numero di fondi possibile il più velocemente possibile alle persone giuste”.
Si accettando anche donazioni
Il fondo di emergenza, l’ultima iniziativa della nonprofit incentrata sulla disabilità e sugli sceneggiatori, sta anche accettando donazioni, un’operazione che amplia gli approcci di raccolta fondi della nonprofit. “Abbiamo fatto pochissime raccolte fondi individuali, per piccoli importi, ma spero che ci siano grandi showrunner che si impegnino e facciano donazioni”, dice Siegel. “Molti hanno detto che lo sciopero non riguarda noi. Riguarda la prossima generazione. Si tratta di dare un contributo per il futuro. Spero che questo avvenga in senso letterale”.
La finestra di 10 giorni per presentare domanda al fondo per la prima tornata di finanziamenti è iniziata giovedì e i moduli sono disponibili – anche in formato plain text – sul sito di Inevitable Foundation. Le domande saranno esaminate dal personale della Fondazione con un tempo di risposta previsto di una settimana al massimo.
Traduzione di Nadia Cazzaniga
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