La Shell, big oil attiva nel settore petrolifero dal 1907, sta cercando di migliorare la sua reputazione agli occhi delle giovani generazione. In una campagna marketing quasi inaspettata, e volta alla controinformazione sui combustibili fossili, la multinazionale britannica ha stretto un accordo con l’azienda americana Epic Games per una collaborazione sul loro videogioco online Fortnite.
Il battle royale, genere molto diffuso tra i giovanissimi, è spesso piattaforma per diverse tipologie di eventi, da percorsi interattivi sulla lotta per i diritti civili negli Stati Uniti a memoriali per le vittime dell’Olocausto. Ma Fortnite ha anche ospitato proiezioni di film, concerti e performance con un risvolto commerciale, diventando una piattaforma di forte richiamo per molte aziende che cercano di arrivare alla generazione Z, come recentemente ha fatto Nike.
Nel 2020, ad esempio, il rapper Travis Scott aveva realizzato una performance artistica e musicale per il lancio della canzone Scotts, e poi nel 2021 anche Ariana Grande è sbarcata nel mondo cartoonesco di Epic Games con un concerto virtuale intitolato Rift Tour.
Più recentemente, il festival musicale californiano Coachella aveva aiutato nella costruzione di un mondo esplorabile dai giocatori e delle giocatrici tutto a tema festival. Per i brand ha anche una grande attrattiva il “metaverso” di Roblox, con la marca di vestiti Vans che ha creato un mondo proprio all’interno della piattaforma.
Shell in Fortnite
Ora arriva la Shell, che ha pubblicato il mondo “Shell Ultimate Road Trip”, incoraggiando i giocatori di Fortnite a “provare” la loro nuova miscela di carburante, immortalando il loro viaggio in macchina dei sogni con un hashtag creato per l’occasione. Una volta entrati nell’esperienza, i giocatori saliranno su questo veicolo fatiscente e si avvieranno verso la stazione di carburante con i loghi della compagnia, facendo il pieno.
A questo punto, il veicolo si trasformerà, diventando una supercar ruggente, con fiammate annesse che escono da tubi di scappamento. Insomma, il messaggio è chiaro e preoccupante. Ma la big oil ci tiene comunque a specificare, sul loro sito web ufficiale, che “questa è una pubblicità” e che “non rispecchia le vere performance” del loro nuovo carburante.
Dopodiché, i giocatori potranno entrare in diversi portali, guidando questa auto in ambientazioni diverse, dalla spiaggia alla montagna, completando anche alcuni minigiochi.
Secondo l’agenzia di ricerca Media Matters for America, ad affiancare il contenuto su Fortnite ci sono sei content creator ed influencer che hanno promosso la campagna della multinazionale petrolifera in dirette streaming su Twitch, e che hanno raggiunto più di un milione di persone.
Secondo le stime, i sei influencer, assieme, raggiungerebbero più di 5.5 milioni di utenti. La sponsorizzazione però non si è fermata alla sola piattaforma di Amazon, ma è continuata anche su Instagram e TikTok.
Al petrolio piacciono i videogiochi
Non è la prima volta che grosse aziende petrolifere si lanciano nel settore dei videogiochi, fuoriuscendo anche dal marketing come il caso di Shell, che nel 2019 è stata sponsor ufficiale del campionato europeo di League of Legends, videogioco realizzato dalla casa di sviluppo Riot Games.
Nel 2019, la Black Ridge Oil & Gas si ha fatto inversione a U sui suoi investimenti, debuttando all’interno del settore Esports e acquisendo Allied Esports, compagnia che si occupa di organizzare e trasmettere tornei agonistici di videogiochi.
L’azienda, fondata nel 2017, era posseduta da una compagnia che si occupava anche di World Poker Tour. “Non eravamo alla ricerca di opportunità nel settore Esports, ma alla fine siamo entrati a pieno titolo in questo mondo”, ha dichiarato a Market Ken DeCubellis, Ceo della Black Ridge Oil & Gas.
Nel mentre, anche l’Arabi Saudita sta spingendo nell’industria dei videogiochi e degli Esports, attraverso il Public Invest Fund (con importanti investimenti nella raffinazione del petrolio), fondo sovrano di Riad presieduto dall’attuale principe ereditario saudita Mohammad bin Salman Al Sa’ud, e il gruppo Savvy Games Group. L’obiettivo è di far diventare il gruppo, ha dichiarato Al Sa’ud, “l’hub globale definitivo per il settore dei giochi e degli Esports entro il 2030”.
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