La foto inquadra un edificio che sembra il Pentagono con a fianco una gigantesca nube di fumo: per alcune ore, tra il 22 e il 23 maggio, l’immagine di un ipotetico attacco ad uno dei centri del potere militare statunitense è diventata virale su Twitter, con effetti negativi anche su Wall Street. Pubblicata da un account chiamato “Bloomberg Feed”, che ha fatto un uso improprio del nome del giornale americano Bloomberg. Ebbene: l’immagine del Dipartimento della difesa americano è stata generata da un’intelligenza artificiale.
Falsa la foto, falso il profilo. Eppure c’era la cosiddetta “spunta blu” accanto al nome, e per qualche attimo la cosa ha fatto breccia nel social network di Elon Musk, che ora ha affidato il ruolo di CEO all’ex dirigente NBCU Linda Yaccarino. Venendo ripresa, tra gli altri, da Russia Today ed il canale indiano Republic Tv: l’emittente vicina al Cremlino dopo un certo tempo ha cancellato la notizia, Republic Tv si è invece scusata con gli spettatori.
La smentita sul falso attacco è arrivata pochi attimi dopo dai vigili del fuoco locali. Ma la verosimiglianza dell’immagine e la verosimiglianza del profilo hanno creato una pericolosa sinergia, che pone nuovamente l’accento sui recenti cambiamenti della piattaforma e sul ruolo che hanno le IA nei fenomeni di disinformazione globale.
Il ruolo di Twitter
Da qualche tempo a questa parte, la “spunta blu” di Twitter non ha più lo stesso significato di prima. Elon Musk – da quando ha comprato la piattaforma – ha deciso che chiunque pagasse un abbonamento (il cosiddetto Twitter Blue) poteva accedere alla verifica, sotto forma delle caratteristiche “spunte blu” di fianco al nome.
A verificare ora la veridicità di un profilo, visto che chiunque potrebbe pagare otto dollari al mese per ottenere quella verifica, è quindi la “spunta oro”. Si tratta di un cambiamento che ha causato non pochi problemi agli utenti della piattaforma, rendendo difficile distinguere una dichiarazione genuina da una costruita ad arte e diffusa con lo scopo di intorbidire le acque.
Secondo quanto riportato dal Washington Post e dalla CNN, la foto – che ingrandita mostra gli errori tipici delle IA generative – ha tratto in inganno anche la borsa americana. A Wall Street il Dow Jones Industrial Index, in quel lasso di tempo in cui l’immagine ha girato il web, ha perso circa 85 punti.Una flessione durata pochi minuti.
I sistemi di intelligenza artificiale, che ora sono al centro delle proteste degli sceneggiatori hollywoodiani, fanno sorgere una serie di domande sull’uso di questi strumenti a fine disinformativo, rendendo più difficile la smentita. E anche la nuova impostazione di Twitter sta dando il suo contributo.
Prime example of the dangers in the pay-to-verify system: This account, which tweeted a (very likely AI-generated) photo of a (fake) story about an explosion at the Pentagon, looks at first glance like a legit Bloomberg news feed. pic.twitter.com/SThErCln0p
— Andy Campbell (@AndyBCampbell) May 22, 2023
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