“L’intelligenza artificiale è per noi un motivo costante di discussione”. Lo ha dichiarato Marco Bassetti, amministratore delegato di Banijay, società di produzione dietro al successo di format reality come Grande Fratello, L’isola dei famosi e MasterChef. “Guardiamo agli sviluppi di questa nuova tecnologia con entusiasmo e serenità. Siamo sicuri che renderà la creatività più forte e agile, e possibilmente più ricca”.
Bassetti è stato ospite di Intelligenza Artificiale: creatività, etica, diritto e mercato, il convegno organizzato dal ministero della cultura che si è tenuto il 19 settembre presso la sede del dicastero in via del Collegio, a Roma.
“Da anni collaboriamo con aziende tecnologiche per soluzioni di IA che siano in grado di sostenere la nostra creatività e la nostra produttività,” ha detto Bassetti, aggiungendo che l’azienda con sede a Milano ha già “consolidato in modo trasparente diverse partnership”.
Nel corso dell’incontro, il manager ha mostrato in sala Spadolini un video che aveva già creato un acceso dibattito sul tema dopo la proiezione allo scorso Festival di Edimburgo, tenutosi nella città scozzese dal 4 al 27 agosto.
Il rischio del deep fake
Il video, realizzato da Banijay, mostra l’attore britannico Idris Elba nei panni del vicino di casa “tuttofare” di Kim Kardashian, che nel filmato interpreta un’autista di bus. I volti e le voci sono quelli delle due star, ma gli attori non hanno mai partecipato alle riprese. Al loro posto, nella clip, recitano altri attori, che grazie all’intelligenza artificiale e al cosiddetto deep fake sono stati “trasformati” in Elba e Kardashian.
Nella clip Idris Elba cura maniacalmente il giardino condominiale e si lamenta della vicina di casa, che lo trasforma e lo ritocca a suo piacimento. Realizzato come se fosse un reality, il format immaginario ha un titolo: Deep Fakes: Neighbour Wars.
Prima della proiezione, Bassetti ha spiegato come nel filmato siano “evidenti i grandi rischi dell’intelligenza artificiale”. E ha aggiunto: “Ma mostra anche tutte le potenzialità di questo strumento per il nostro settore”. In chiusura del suo intervento, l’amministratore delegato di Banijay ha infine dichiarato che “il talento dei creativi non sarà mai sostituito dall’IA”.
“Le IA sono modelli di machine learning, statistici. E sappiamo che la statistica non è creatività, ma una replica di cose che già esistono”, ha continuato Bassetti. E conclude: “La creatività è e resta un talento umano. Ci assicureremo che i nostri team di sviluppo sappiano usare correttamente questo strumento”.
L’investimento di Banijay sull’IA
Lo scorso 23 agosto Banijay Group ha annunciato la creazione dell’AI Creative Fund, un fondo per lo sviluppo di programmi che fanno uso di intelligenze artificiali o che utilizzino la tecnologia in modo creativo.
Come precedentemente riportato da The Hollywood Reporter, la società fornirà un sostegno per la creazione di nuovi format che esplorino “le infinite possibilità” delle IA.
L’azienda ha dichiarato in un comunicato che “l’era dell’intelligenza artificiale è ormai alle porte. E poiché sta iniziando a penetrare il nostro mondo, c’è una crescente richiesta di creativi che sappiano inventare programmi nuovi che interpretino in modo originale questa tecnologia”.
THR Newsletter
Iscriviti per ricevere via email tutti gli aggiornamenti e le notizie di THR Roma