OpenAI fa dietrofront, e Sam Altman tornerà al suo ruolo di CEO. Dopo giorni di tira e molla tra l’azienda madre di ChatGPT e il fondatore, che venerdì 17 novembre era stato licenziato dal suo ruolo di amministratore delegato, con l’accusa di essere stato “poco trasparente nella sua comunicazione”, il CdA ha cambiato idea ed è pronto il suo ritorno all’ovile insieme all’ex presidente Greg Brockman, anch’esso licenziato venerdì scorso.
Nel weekend, Microsoft – che è tra i più grandi investitori di OpenAI – aveva annunciato l’assunzione di Sam Altman e la creazione di una sussidiaria per permettere a lui e Brockman di continuare il proprio lavoro di ricerca nel campo dell’intelligenza artificiale.
Un settore – quello delle IA – in cui Microsoft ha investito senza pensarci due volte dall’uscita di ChatGPT, e mentre altre big tech statunitensi hanno sviluppato la propria tecnologia di intelligenza artificiale (Bard di Google), il colosso di Redmond guidato da Satya Nadella investiva proprio nell’azienda di Altman, originariamente nata come società no-profit.
Dopo il licenziamento dell’amministratore delegato, che ora tornerà dopo la lettera aperta di circa 700 dipendenti di OpenAI che minacciava di seguire Altman a Microsoft se il consiglio di amministrazione non avesse fatto marcia indietro, con annesse dimissioni, le azioni di OpenAI sono crollate, mentre quelle di Microsoft – secondo quando riportato dal New York Times – hanno toccato cifre da record.
“Non possiamo lavorare per o con persone che non hanno competenza, giudizio e attenzione per la nostra missione e i nostri dipendenti. Microsoft ci ha assicurato che ci sono posizioni per tutti i dipendenti di OpenAI in questa nuova filiale, qualora decidessimo di farne parte”, si legge nella lettera aperta dei dipendenti di OpenAI pubblicata lunedì 20 novembre.
Il ritorno di Sam Altman
Il nuovo consiglio d’amministrazione, ha annunciato la compagnia in un comunicato su X, sarà inizialmente composto dall’ex CEO di Salesforce Bret Taylor, l’ex segretario statunitense al tesoro Larry Summers e l’imprenditore tecnologico Adam D’Angelo, che è stato tra gli attori principali del licenziamento di Sam Altman.
“Amo OpenAI e tutto ciò che ho fatto negli ultimi giorni è stato al servizio di questo team e della sua missione”, ha invece scritto Sam Altman su X. E ha aggiunto: “Non vedo l’ora di tornare”.
Dopo il licenziamento di Altman, il CdA di OpenAi ha nominato come CEO ad interim la CTO dell’azienda Mira Murati, la cui amministrazione è durata circa due giorni. Nella notte tra domenica 19 e lunedì 20 novembre, infatti, Murati (che risulta come prima firmataria della lettera aperta) è stata sostituita con l’ex amministratore delegato di Twitch Emmett Shear.
“Stiamo continuando a esaminare opzioni reciprocamente accettabili e abbiamo in programma di parlare di nuovo domani mattina, quando tutti avranno dormito un po’ di più”, ha scritto Anna Makanju, vicepresidente degli affari globali, in una comunicazione vista e riportata da Bloomberg News. “Queste discussioni intense possono andare per le lunghe e so che può sembrare impossibile essere pazienti”.
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