Valentino certificato per la parità di genere. La maison romana, una delle prime realtà del luxury a guadagnarsi la certificazione, ha ottenuto il riconoscimento che mira a promuovere un approccio responsabile, incoraggiando e incentivando le aziende a implementare politiche adeguate, volte a ridurre il gender gap e sostenere l’avanzamento professionale delle donne.
Riconoscimento che fa parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che si inserisce all’interno del programma Next Generation EU (NGEU), il pacchetto da 750 miliardi di euro, costituito per circa la metà da sovvenzioni, concordato dall’Unione Europea in risposta alla crisi pandemica.
L’attestazione conferita da Bureau veritas, leader a livello mondiale nei servizi di ispezione, verifica di conformità e certificazione, ha analizzato tutte le società italiane della maison riconoscendole il valore e l’impegno perseguito dalla casa di moda per incentivare l’inclusività all’interno della struttura aziendale.
La certificazione valuta una serie di indicatori qualitativi e quantitativi, organizzati in sei macroaree distinte, offrendo una prospettiva a 360 gradi, completa e articolata, su temi centrali relativi alla parità di genere: cultura e strategia, governance, processi HR, opportunità di crescita ed inclusione delle donne in azienda, equità retributiva per genere, tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro.
«Valentino ha ottenuto un risultato significativo nell’ambito dell’equità retributiva, aderendo alle linee guida UNI/PdR 125:2022 e riducendo efficacemente il divario salariale di genere al di sotto del 10%. Questo successo conferma l’impegno della maison nel garantire l’equità interna e l’importanza di mantenere questo standard, mirando a un continuo miglioramento per ridurre, nei prossimi tre anni, il divario» si legge in una nota diffusa dalla maison che comunica l’importante traguardo riguardante il gender pay gap.
Nel frattempo lo scorso dicembre, l’autorità ha dato l’ok al completamento dell’operazione finanziaria che ha concesso a Kering di rilevare il 30% del brand. Il deal da 1,7 miliardi di euro di valore, farà parte di una partnership strategica più ampia tra il colosso del lusso francese e Mayhoola for investments, il fondo della famiglia reale del Qatar che attualmente controlla le maison Valentino e Balmain, che potrebbe diventare in futuro un azionista de gruppo guidato capitanato da François-Henri Pinaut.
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