Maestosa e stupefacente. Pierpaolo Piccioli porta in scena per Valentino una sfilata haute couture che ribadisce l’importanza, la grandezza e lo stupore del fatto a mano, della maestria delle sarte che, ormai come da tradizione precedono lo stilista nel saluto finale al pubblico, con il sorriso stampato in volto e gli applausi di chi è soddisfatto del proprio prezioso e indispensabile lavoro, ma con la timidezza e la riservatezza di chi preferisce stare nella sartoria o al massimo nel backstage della sfilata.
“Un lusso in un mondo industrializzato” commenta lo stilista italiano che promuove e difende i tempi lenti ma profondi per alzare il livello di ricerca, estetica e innovazione. La collezione Valentino battezzata Le Salon si struttura con cappe di fiori tridimensionali, gioielli che serpeggiano intorno al corpo con nastri d’oro infiniti, arrivando a sfidare la gravità. Pelli esotiche, pelliccia e piume vengono replicate attraverso tessuti e tecniche, diventando una natura inventata: rouleaux di organza di seta e paillettes tagliate a mano simulano lo spirito del mondo naturale attraverso l’arte dell’ingegno umano.
“Per me, nell’alta moda il lusso non è un pellame esotico ma i modi e il tempo di lavoro che occorrono per riprodurlo a mano. Il vanto è di produrlo solo in Piazza Mignanelli a Roma (quartier generale del brand italiano, ndr). Lo voglio dire perché fare tutto nei nostri atelier porta a una qualità senza pari e diffonde ancora più armonia nei nostri laboratori” racconta lo stilista che ha voluto una scuola interna che ogni anno seleziona le più valide o i migliori allievi per farli confrontare quotidianamente con la vera vita di alta sartoria.
L’habitat della Haute Couture – uno spazio di attesa e meraviglia, in cui i sogni diventano realtà attraverso rituali che le sono propri. Per il Direttore Creativo Pierpaolo Piccioli, il Salon rappresenta tanto un ritorno quanto una partenza; al contempo un omaggio alla tradizione e una nuova proposta, di un’Alta Moda che per natura è il riflesso dei valori e delle esigenze della contemporaneità. È una ricerca ossessiva della perfezione, associata alla passione per il lavoro manuale e alla fascinazione per il processo. Abiti ricamati meticolosamente, corpetti piumati, blazer e cappotti sartoriali, abiti voluminosi e capi scultorei che definiscono il corpo a tutto tondo.
La colonna sonora scelta è quella delle arie più celebri del panorama della lirica, si parte con le note della Tosca di Puccini, si proseguie con la famosissima e inconfondibile Un bel dì, vedremo tratto dalla Madama Butterfly, e nel finale la soave Casta Diva cantanta da Maria Callas.
Numerosissimi gli special guest della sfilata della Maison in calendario nell’Alta Moda di Parigi, tra gli ospiti speciali alla sfilata Jennifer Lopez, Florence Pugh, Nadia Lee Cohen, Rosie Huntington-Whiteley e ben tre generazioni di Jenner: la nonna Kris, la figla Kylie e la nipote Stormi, vestite uguali in total black elegantissimo.
THR Newsletter
Iscriviti per ricevere via email tutti gli aggiornamenti e le notizie di THR Roma