Parte questa sera l’Eurovision Song Contest 2023, la competizione musicale europea che vede la partecipazione di artisti di 37 Paesi, non solo del Vecchio Continente. La Liverpool Arena, con una capienza di 12 mila posti ospiterà la gara, nonostante che l’anno scorso, a Torino, abbia vinto la band ucraina Kalush Orchestra.
Il regolamento della manifestazione infatti prevede che il festival si svolga nel Paese che ha vinto la precedente edizione. Grazie alla vittoria dei Maneskin nel 2021, l’anno scorso è stata la Rai che ha scelto il capoluogo piemontese come sede della kermesse. Quest’anno invece avrebbe dovuto svolgersi in Ucraina, ma a causa della conflitto in corso con la Russia, l’organizzazione ha optato per la Gran Bretagna.
Dove vedere Eurovision 2023
Rai2 trasmetterà la prima semifinale stasera dalle 2e e giovedì 11 la seconda. Entrambe le serate saranno precedute da due anteprime alle 20.15. La finale del 13 maggio sarà trasmessa alle 20.40 su Rai1. A commentare il tutto le serata la new entry Mara Maionchi e – per la terza volta consecutiva – Gabriele Corsi, che abbiamo incontrato per farci raccontare come sarà questa edizione.
Gabriele, allora è pronto per questa nuova avventura? Ormai possiamo considerarla l’highlander dell’Eurovision…
Sì, sono il resident deejay. Sono molto felice della riconferma e di essere qui per il terzo anno. Sono felice dei dati che abbiamo ottenuto l’anno scorso, perché anche i dati di ascolto sono importanti, ma non sono quelli determinanti. Non vedo l’ora di andare a Liverpool.
Nel corso degli anni ha lasciato un po’ di compagni per strada. Maionchi sostituisce Malgioglio…
Non certo per colpa mia! Con Mara abbiamo trovato subito un’alchimia pazzesca, ci stiamo divertendo, ridiamo come dei matti e questa secondo me è la cosa più bella, la cosa che uno vuole fare in questo lavoro è divertirsi e divertire.
Una manifestazione come Eurovision 2023 avrebbe bisogno anche di qualche elemento più giovane, in linea con il pubblico a cui si rivolge?
Non sono d’accordo. Abbiamo girato una parte di anteprima a Torino, dove c’erano delle scolaresche di 12-13 anni: Mara era il loro idolo, proprio dei più giovani. Vede, il pubblico di Mara per certi aspetti è quello che ho io: come sapete qui in Rai sono ospite, vengo chiamato per piccolissime cose, ma il canale per il quale lavoro è la Nove ed il pubblico che abbiamo a Don’t forget the lyrics è un pubblico estremamente giovane, tra i 14-24 anni.
Quindi il rappresentante dei giovani sarebbe lei?
No, secondo me basta non essere giovanilisti, parola che ha un’accezione negativa. Con i programmi che ha fatto, penso a Italia’s got talent, Mara ha una grossissima presa sul pubblico giovane. Noi poi siamo solo i commentatori, non siamo i presentatori, quindi la cosa più importante sarà la musica e lo show che si vedrà in televisione. Noi cercheremo solo di accompagnare questo grande spettacolo.
Ha ascoltato tutte le canzoni? Quali sono quelle che le piacciono e che potrebbero dare del filo da torcere a Mengoni?
Le ho ascoltate tutte. C’è una vincitrice annunciata che è Loreen (rappresentante della Svezia che ha già vinto l’Eurovision Song Contest nel 2012 con Euphoria), il suo pezzo è molto potente, la messa in scena è particolarmente bella. Però non è l’unico pezzo forte in gara: anche l’Ucraina potrebbe andare bene. Devo dire che ci sono tante possibilità: i Paesi nord-europei hanno belle canzoni, pure il pezzo di Israele è molto orecchiabile, molto radiofonico, così come quello polacco. Io naturalmente tifo Mengoni. Due vite mi piace molto.
Il brano che l’ha divertito di più?
Il pezzo dei croati Let 3: è un gruppo di ragazzi, un po’ alla Elio e le storie tese, molto bizzarri. Il loro pezzo sembra molto leggero, ma è una canzone antimilitarista che si conclude con loro che cavalcano un missile, come nel Dottor Stranamore.
Il suo pronostico?
Come noto, i pronostici all’Eurovision non vengono sempre rispettati.
Quanti possibilità di vincere ha Mengoni?
No, su questo non mi avrete, sono troppo scaramantico. Veramente, io sono uno che ha detto a tutti i miei amici napoletani ‘aspettate a festeggiare per lo scudetto’ anche quando ormai era fatta… a volte si entra papa e si esce cardinale.
I bookmaker purtroppo non lo danno nel podio…
I bookmaker non lo davano tra i primi tre favoriti, perché secondo me ancora non avevano visto la messa in scena della sua canzone, che è veramente emozionante. Ricordiamo che conta molto il voto dei giudici di qualità, ma conta molto anche il televoto. Quindi vedremo come viene accolta la performance nel resto del mondo.
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