Harry Styles: fuochi d’artificio e paillettes al Final Show di Campovolo

Il cantante britannico ha illuminato l’arena per oltre due ore e mezza. Nella scaletta, oltre ai grandi successi As it Was e Sign of the Times, una malinconica ballad composta per l'occasione e suonata al pianoforte

Lustrini, paillettes, boa di piume ovunque. È l’incantesimo di Harry Styles in concerto a Reggio Emilia. L’arena di Campovolo – sold out dopo meno di dieci minuti dall’apertura delle vendite -, è l’ultima tappa del suo Love on Tour, partito a Las Vegas il 4 settembre 2021 e terminato in Italia, dopo le date di Bologna e Torino della scorsa estate.

“Also dads love Harry” recita la maglietta di un papà che accompagna la figlia adolescente. Qualcuno si scambia bracciali che incitano ad essere gentili col prossimo (Treat People with Kindness, esorta in un brano lo stesso Styles). Qualcuno urla già da prima che le luci si spengano. Altri provano le mosse di una coreografia corale in attesa che la serata cominci.

La scenografia è essenziale, il palco adornato solo dai maxischermi, che alle 21 riflettono il gilet oro tutto frange ed i pantaloni Gucci del cantante, accolto da urla strepitanti e sonori applausi. “Benvenuti allo spettacolo finale. Voglio che vi divertiate il più possibile. Come se fosse l’ultima volta” sprona il pubblico con un italiano impeccabile, ancora migliorato da quando, l’anno scorso, aveva accennato a cappella Se telefonando di Mina.

Il concerto inizia con la coinvolgente Daydreaming, hit dai suoni funky dell’ultimo album Harry’s House, e prosegue con tutti i singoli del cantante, compresi vari pezzi non previsti dalla scaletta ufficiale delle tappe precedenti.

Oltre alle canzoni estratte dall’ultimo lavoro in studio, si susseguono successi del primo album Harry Styles e del secondo Fine Line. Ma arrivano anche -inaspettati- tre brani degli One Direction (di cui Styles ha fatto parte fino al 2015, anno di scioglimento della band), che mandano in visibilio i fan di vecchia data.

Caldo, pioggia, polemiche per le fan accampate da una settimana e pronte a mantenere il loro posto in fila con un sistema di controllo simil-militare: tutto passa in secondo piano rispetto ai suoni, alle luci e all’energia del cantante. Instancabile, salta su Satellite, balla Watermelon Sugar, suona l’assolo di chitarra in Daylight, interagisce col pubblico e accenna un “Grazie” finto impacciato come risposta a centomila voci che intonano in coro “Sei bellissimo”.

Harry illumina l’arena per oltre due ore e mezza. È visibilmente emozionato, e la scelta dell’Italia come ultima tappa non è casuale. “Stasera vi daremo il 100%. Poi sarà il momento di riposarci. Gli ultimi due anni della mia vita sono stati un regalo meraviglioso. È veramente molto speciale concludere il mio tour qui, in questo Paese che ha un posto speciale nel mio cuore” – talmente speciale da aver comprato una casa a Civita di Bagnoregio, borgo in provincia di Viterbo-. “Guarda che luna, guarda che mare” canticchia in italiano, alludendo ad una semiluna resa praticamente invisibile da centomila flash accesi e spenti a ritmo col groove di Keep Driving.

Styles poi abbandona la chitarra e regala un trio di pezzi solo voce con le malinconiche Little Freak, Matilda e Falling. La band ringrazia e fa finta di uscire. Neanche il tempo di iniziare a intonare il solito coro “Se non metti l’ultima noi non ce ne andiamo”, che sono di nuovo fuori. Pronti per il bis.

Partono le note inconfondibili del primo singolo da solista, Sign of the Times, ornata dall’effetto pirotecnico dei fuochi d’artificio e da decine di migliaia di luci colorate frutto di un’emozionante fan-action. E ancora il bis. Il rock di Medicine, Kiwi e la hit radiofonica da due miliardi di ascolti, As it Was.

“Ho scritto una canzone per l’occasione” chiosa il cantante, e centotremila voci urlanti si trasformano in un silenzio assoluto e religioso. Risuona solo il pianoforte, una ballad malinconica e struggente che chiude l’ultima data della lunga tournée. Prova a trattenere l’emozione tutta la sera, Styles, ma scoppia proprio sulla fine. Cade in ginocchio sul palco, con il viso tra le mani. “Mi avete cambiato la vita” ringrazia i suoi fan.

 

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