Il panorama musicale potrebbe subire una svolta decisiva in seguito alla vittoria di Ed Sheeran nella causa di plagio. Tutto è iniziato quando una giuria ha stabilito che Blurred Lines riprende ampiamente Got to Give It Up di Marvin Gaye. Questo ha costretto Pharrell Williams e Robin Thicke a pagare milioni di dollari di danni. La notizia non solo ha scosso l’industria musicale, ma ha anche dato il via a una serie di altre cause legali che hanno reso gli autori di canzoni più propensi a dare credito ai colleghi.
Dopo la decisione del 2015, l’interprete di All of me, John Legend, si è esposto sostenendo che il verdetto avrebbe creato un cattivo precedente per gli artisti che creano musica ispirata da altri. Di certo ha creato un precedente per le azioni legali, dato che altri cantautori veterani hanno deciso di perseguire gli autori di hit che ritenevano fossero ispirate un po’ troppo al loro lavoro. Alcuni sono andati in giudizio, altri si sono accordati al di fuori delle aule di tribunale e un certo numero di artisti ha iniziato a estendere i credits di scrittura a canzoni più vecchie, o perché le melodie erano simili, o per evitare che si creasse un nuovo caso stile Blurred Lines.
La vittoria di Ed Sheeran la scorsa settimana potrebbe cambiare ancora una volta l’industria discografica. “In questa particolare situazione, credo che il verdetto sia stato giusto. Alla fine c’è un numero limitato di accordi o di note che si possono suonare. Sono felice del verdetto perché comunica agli autori di canzoni che se c’è una piccola cosa che suona simile, non si dovrà pagare per aver copiato qualcosa che in realtà non si è copiato”, ha dichiarato a The Hollywood Reporter Johnta Austin, autore di successi come We Belong Together di Mariah Carey e Be Without You di Mary J. Blige, e vincitore di due Grammy.
Ed Sheeran in tribunale per Thinking Out Loud
La battaglia di Sheeran, durata otto anni, si è conclusa, ma la superstar inglese ha fatto sapere che nessuno è uscito veramente vincitore dal processo. “Dobbiamo essere in grado di scrivere la nostra musica originale e di impegnarci nella creazione indipendente senza preoccuparci ad ogni passo che tale creatività venga erroneamente messa in discussione”, ha dichiarato. “Questi accordi sono componenti comuni che sono stati usati per creare musica molto prima che Let’s Get It On fosse scritto e che saranno usati per fare musica molto tempo dopo che tutti noi saremo morti”, ha aggiunto. “Fanno parte dell’‘alfabeto’ di un autore, della nostra cassetta degli attrezzi, e dovrebbero essere a disposizione di tutti. Nessuno possiede questi accordi o il modo in cui vengono suonati, così come nessuno possiede il colore blu”.
La recente causa contro Thinking Out Loud di Sheeran è stata intentata dagli eredi di Ed Townsend, coautore di Let’s Get It On con Gaye. Le due parti hanno discusso sul fatto che le canzoni condividono un simile schema di accordi che la famiglia di Townsend ha definito il “cuore” di Let’s Get It On. Gli avvocati di Sheeran hanno affermato che le somiglianze erano elementi musicali comuni che fanno parte anche di altre canzoni, e la giuria ha stabilito che Sheeran e la co-autrice Amy Wadge hanno creato Thinking Out Loud in modo indipendente.
Da Uptown Funk a Stay With Me: altri casi di plagio
Mark Ronson e Bruno Mars hanno citato gli autori di Ooops Upside Your Head della Gap Band come coautori dell’inno Uptown Funk, la canzone numero 1 dell’ultimo decennio secondo Billboard. Il successo dei The Chainsmokers, Closer, al n. 3 della classifica di Billboard ha aggiunto nei credits di scrittura Isaac Slade e Joe King dei The Fray per i punti in comune con la hit Over My Head (Cable Car) della rock band. E il successo di debutto di Sam Smith, vincitore di Grammy, Stay With Me, ha aggiunto Tom Petty e Jeff Lynne come co-autori a causa di paragoni con I Won’t Back Down dello stesso Petty.
Sean Garrett, cantautore-produttore nominato ai Grammy e autore di successi per Beyoncé, Usher e Chris Brown, afferma che la vittoria di Sheeran è ottima per il settore, ma che la comunità musicale è ancora scossa. “Penso che le linee di demarcazione siano sicuramente confuse”, afferma Garrett. “Penso che il punteggio sia 1-1 ora”, spiega a proposito della sconfitta di Thicke e della vittoria di Sheeran. “Non credo che la situazione sia più chiara. Non credo che questa nuova vittoria abbia portato chiarezza. Ho ancora la sensazione che si decida caso per caso, purtroppo. È questa la parte che fa paura”.
Johnta Austin ricorda di essersi trovato nei panni di Sheeran quando una cantante sostenne che alcuni elementi della sua canzone erano stati copiati per creare It’s Like That, l’hit di Mariah Carey del 2005, che lui aveva co-scritto con la diva del pop, Jermaine Dupri e Manuel Seal. Il gruppo ha dovuto “consegnare i nostri laptop e tutto il resto per dimostrare di non aver mai visitato la pagina o il sito web di questa persona”, ricorda Austin. “Non siamo arrivati al processo. Ma ci hanno accusato. E noi non avevamo copiato, quindi eravamo al sicuro”, spiega.
“Abbiamo sempre accreditato con precisione gli altri autori quando abbiamo preso ispirazione. Basta guardare We Belong Together e tutti gli autori che abbiamo accreditato quando abbiamo usato anche un solo verso”, ha aggiunto a proposito della canzone di Carey, finita in cima alle classifiche, “Quando vieni citato in giudizio e sai di non aver fatto niente e vieni accusato di qualcosa che sai di non aver commesso, ti viene da dire: ‘Ma dai, ragazzi, fate sul serio?'”.
Non è la prima causa giudiziaria per plagio per Ed Sheeran
Il cantante ha anche vinto una battaglia sul copyright per la sua megahit Shape of You, quando un giudice ha stabilito che non aveva plagiato un altro autore che sosteneva che il gancio di Sheeran fosse simile a una canzone da lui creata. Kandi Burruss – autrice di canzoni per Destiny’s Child, ‘N Sync e Pink – è citata nei credits di scrittura di Shape of You perché la canzone ha preso ispirazione dal successo pop delle TLC No Scrubs, che è valso a Burruss un Grammy. Ma l’autrice dice che hanno dovuto risolvere la logistica con il team di Sheeran dopo la pubblicazione del pezzo.
“Per Shape of You ci hanno contattato mentre lui stava registrando l’album. Abbiamo discusso di come dividere le cose e tutto il resto, e poi non ne abbiamo saputo più nulla. Ma poi è uscita la canzone e ci siamo detti: ‘Oh’”, ricorda Burruss. “Non ci eravamo messi d’accordo su nulla, quindi poi avevamo pensato: ‘Ok, forse non userà la canzone’”. Le due parti hanno ripreso i contatti dopo l’uscita della canzone. “E la nostra reazione è stata tipo: ‘Oh, ok. Grazie”, dice una sorridente Burruss dopo essersi guadagnata i credits del brano, che si trova al terzo posto della classifica di fine decennio di Billboard.
Garrett ha detto di comprendere entrambe le parti. Se lui non ci fosse più, vorrebbe che la sua famiglia difendesse la musica che ha creato, come hanno fatto gli eredi di Townsend. Ma capisce anche la posizione di Sheeran. “Sentire di avere a che fare con conseguenze legali per qualcosa che si sta facendo con tanta passione, è una cosa davvero spaventosa. Ti viene da pensare: ‘Potrei andare in prigione per quello che amo fare?’ È uno schifo”, ha detto Garrett. “Sono molto toccato dalla situazione, perché la verità sta davvero nel mezzo. È straziante. È peggio di un film dell’orrore”.
Traduzione di Nadia Cazzaniga
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