I rapper Salmo e Noyz Narcos e quella strana alleanza con Dario Argento (nel segno dell’horror): “Grazie a lui siamo davvero pronti al cinema”

I due musicisti hanno pensato subito al maestro del brivido per il lancio di CVLT, il cortometraggio presentato recentemente alla Festa del Cinema di Roma che anticipa l'uscita dell'omonimo album il 3 novembre. E il regista dice: "Nelle riprese abbiamo usato molto sangue. Anche vero". La video-intervista con THR Roma

Non è una parodia alla Scary Movie, ma un piccolo gioiellino horror di appena 8 minuti che porta la firma di un gigante del genere, quella di Dario Argento. Salmo e Noyz Narcos hanno pensato subito al maestro del brivido per il lancio di CVLT, l’album che uscirà il 3 novembre, frutto della collaborazione tra i due rapper che più hanno rivoluzionato e plasmato la scena italiana nell’ultimo decennio. Il cortometraggio, proiettato nei giorni della Festa del Cinema di Roma, è stato scritto dallo stesso Dario Argento, affiancato alla regia dal duo YouNuts!, prodotto da Think Cattleya e Maestro, ed è visibile solo su Prime Video.

“L’idea della collaborazione con Dario Argento è venuta al mio team”, ci racconta Emanuele Frasca aka Noyz Narcos, subito sposata da Maurizio Pisciottu aka Salmo, che aggiunge: “Non ci sfiorava neanche l’idea di coinvolgerlo perché ci sembrava troppo un gigante per noi per essere verosimile”. Invece, il corto splatter in salsa rap è saltato fuori ed è diventato realtà. “Sarebbe bello avere una colonna sonora fatta da questi due ragazzi  per un mio film – rilancia affettuosamente il maestro del brivido – perché è musica molto forte, moderna, vitale e piena di contenuti”.

Durante la presentazione del video, Dario Argento, che nel corto interpreta se stesso, ha elogiato Salmo e Noyz Narcos anche per le loro doti attoriali: “Sono stati perfetti sulla scena, non c’è stato bisogno di spiegare loro nulla. Sono molto più perfezionisti degli attori veri. Veramente bravi. Nel film ho messo tanto sangue finto ma anche vero, quello di Salmo che per sfuggire all’assassino ha rotto veramente il vetro della porta finestre con il braccio per sembrare il più reale possibile”: il riferimento è all’incidente sul set al rapper sardo che gli ha procurato 30 punti di sutura sull’avambraccio sinistro.

In questo progetto, di citazioni tratte dai film del maestro dell’horror ce ne sono tante: dalla bambola appesa di Profondo rosso, all’uso dell’inalatore di uno dei protagonisti da Non ho sonno fino al coltello in bocca all’assassino in prestito da Opera. Nel soggetto del regista – che si scopre essere un vero assassino – intravediamo anche Un gatto nel cervello di Luciano Fulci. “Ci siamo ispirati anche all’Armate delle tenebre di Sam Raimi perché c’è ironia dentro, c’è anche della comicità nel nostro corto”, chiosa Salmo, che non nasconde la voglia di intraprendere anche una carriera cinematografica.

Del resto l’utilizzo del metodo Di Caprio – quello cioè che impone di vivere il set in maniera totalizzante, arrivando a ferirsi sul set (in questo caso non volutamente) –  l’ha già dimostrato in questo piccolo capolavoro.

La trama

Salmo e Noyz Narcos sono stati invitati da Dario Argento nella sua villa per vedere in anteprima il suo ultimo capolavoro. Durante il tragitto a bordo di una Lancia spider vintage rossa fiammante, il rapper romano cerca di inculcare nel rapper sardo la vera ricetta della carbonara, “rigorosamente con guanciale, pecorino romano e mai spaghetti, ma rigatoni, mezze maniche o tonnarelli”.

Accolti a notte fonda, tra lampi e tuoni, dall’inquietante maggiordomo della villa spettrale, abitata da terrificanti individui e oggetti di scena sinistri che richiamano i grandi capolavori di Argento, compreso il David di Donatello, i due artisti si renderanno presto conto di essere caduti in una trappola che non lascerà loro scampo, diventando loro stessi il finale del film ancora tutto da girare.

Noyz Narcos, Dario Argento e Salmo sul set di CVLT

Noyz Narcos, Dario Argento e Salmo sul set di CVLT

Il disco

Il disco è il risultato di un immaginario ben definito, che pesca a piene mani dal rap, dall’hip hop, dal cinema, da classici come Blues Brothers fino al mondo del gore e dell’orrore. Alle produzioni troviamo Luciennn, lo stesso Salmo, Sine e Ford78. Un nucleo ristretto, scelto appositamente perché in grado di dar vita al tappeto sonoro ideale per le penne dei due rapper. Poche anche le collaborazioni, scelte forse anche in virtù della loro capacità di calarsi in un immaginario ben delineato: Marracash, Kid Yugi, Coez e Frah Quintale.

“L’album è un viaggione, è un film. Se si chiudono gli occhi mentre lo si ascolta si vedono proprio delle immagini, è fatto di tanti capitoli”, risponde Salmo nella video-intervista a THR Roma. “Per esempio il brano Incubi è un boom bap classico con un campione horror che mi ricorda gli inizi della mia carriera – interviene Noyz Narcos  – quando campionavo la musica con il suono marcio dei VHS horror senza sapere a chi appartenessero e ci scrivevo sopra le rime”.

La video intervista a Noyz Narcos e Salmo