Sono innumerevoli i brani che negli anni hanno mostrato l’incredibile capacità di Giusy Ferreri di interpretare generi e stili più disparati, spaziando dal rock al pop, dal blues alla world music, collezionando successi e ben due record: è l’artista che è rimasta più a lungo al numero 1 della classifica dei singoli italiani (47 settimane, con i brani Non ti scordar mai di me, Novembre, Roma-Bangkok insieme a Baby K, Amore e capoeira e Jambo con Takagi e Ketra) ed è l’unica artista italiana, insieme a Baby K, ad avere ottenuto un disco di diamante per un singolo digitale, grazie sempre a Roma-Bangkok. A questi vanno aggiunti ben 16 dischi di platino.
Oggi THR Roma presenta in anteprima esclusiva il videoclip de Il meglio di te, il brano originale scritto ed interpretato da Giusy Ferreri per la colonna sonora dell’omonimo film di Fabrizio Maria Cortese, nelle sale da giovedì 9 novembre. Il brano è caratterizzata da atmosfere sospese e malinconiche che fanno da cornice al testo in cui si racconta la storia dei due protagonisti del film: il traditore Antonio (interpretato da Vincent Riotta) e la sua arrabbiata moglie Nicole (Maria Grazia Cucinotta).
Due anime che si sono amate intensamente, ma prima di arrivare al “e vissero per sempre felici e contenti” la loro storia esplode per i tradimenti di lui. L’inevitabile separazione dura qualche anno e traccia un confine molto netto tra le loro vite. Ma il destino ha spesso una trama nascosta da tirare fuori al momento più opportuno per ribaltare piani, scompaginare progetti e per far ritrovare anche coloro che si sono smarriti.
Giusy Ferreri, come è avvenuto l’incontro tra lei e questo film?
È arrivata la chiamata che aspettavo da tanto tempo. Scrivere per il cinema era uno dei miei sogni. Fabrizio Maria Cortese, il regista, mi ha chiamata per dirmi che voleva un mio brano per il suo nuovo film. Io sono stata molto onesta con lui e gli ho risposto che se avesse voluto una hit, dovevamo coinvolgere altra gente perché solitamente interpreto cose mi arrivano da altri autori. Lui mi ha risposto che avrebbe preferito una canzone scritta proprio da me.
Immagino sia stata contenta della sua risposta?
Per me è stato molto bello e gratificante, perché quando scrivo io, cerco proprio quel tipo di profondità, esattamente quella che il film racconta.
Come è nato il brano Il meglio di te?
Ho letto il copione e per me è stato facilissimo scrivere. La musica l’avevo conservata in un cassetto da un po’ di tempo, credo dal 2005, lo stesso periodo in cui ho scritto anche Ricordo, un brano che ho inserito all’interno dell’album Cortometraggi. Avevo fatto questa musica però con un’altra melodia e un altro testo che non mi convincevano, allora l’ho tenuta da parte aspettando l’occasione giusta per tirarla fuori.
Questo film è stata l’occasione giusta?
Esatto. Leggendo questa sceneggiatura ho pensato che quella musica sarebbe stata perfetta dal punto di vista cinematografico. Ci ho costruito sopra una nuova melodia entrando in sostanza in quella che è la parte Nicole, il personaggio interpretato da Maria Grazia Cucinotta.
Una donna ferita e tradita dal marito che alla fine perdona.
Mentre scrivevo mi rendevo conto che quello che stavo scrivendo non era poi così tanto estraneo a me. Anzi, è stato come se fosse una scusa per tirare fuori qualcosa che stavo tenendo dentro. Alla fine purtroppo è capitato e capita un po’ a tutti di perdere delle persone importanti nella vita. Attraverso il film sono riuscita a farlo con un’estrema semplicità, con un’estrema spontaneità e anche istintività.
Quindi c’è qualcosa di autobiografico nel brano?
Più che altro ho cercato di rimanere fedele al personaggio di Nicole. Uso il linguaggio dell’orgoglio, delle ferite ricevute nella vita. In parte mi ci sono ritrovata e senza questa opportunità magari queste ferite non le avrei tirate nemmeno fuori per esprimere questo tipo di sentimenti. Alla fine rimane un bellissimo messaggio che è il perdono, il cercare di vedere, nonostante tutto, sempre il lato positivo e migliore delle persone che ci circondano.
Il film è rimasto fedele alla sua scrittura?
L’ho visto dopo aver finito la produzione del brano. Sono rimasta molto affascinata e sorpresa. La cosa che mi ha colpito tantissimo è che a un certo punto del film, quando sta per partire il mio brano, nella scena finale, il personaggio interpretato da Vincent Riotta dice “nonostante tutto” che è proprio la frase con cui inizio il brano. L’ho trovata molto bella questa cosa, così fedele al pensiero e ai sentimenti burrascosi che si vedono nel film.
Chi ha scelto le immagini del film nel videoclip?
Ho lasciato libertà totale al regista. Mi ha proposto di suonare il piano sulle cui immagini avrebbe montato alcune scene del film. Un percorso artistico e personale che si lega alla coincidenza che il mio ultimo album si chiama Cortometraggi. Un lavoro pensato come le immagini che vediamo nei film. Storie che sono di nostra appartenenza, della nostra quotidianità. Mi piaceva l’idea di raccontare tante piccole storie che avessero un loro inizio e una loro fine ma che però stessero bene tutte insieme. Un disco che ho vissuto nel ruolo del regista, come se stessi dirigendo dei piccoli film musicati.
L’inizio di una carriera nel mondo della musica per il cinema…
Mi piacerebbe molto perché è stata un’esperienza che mi ha dato tantissimo. C’è stato un trasporto emotivo decisamente maggiore. Questa estate durante il tour mi sono dedicata parecchio alla scrittura e ho pensato anche ad un nuovo progetto che presto svelerò, un nuovo percorso artistico parallelo a quello attuale. Per dare un ulteriore sfogo alla mia creatività formerò una band che avrà sonorità diverse dalle solite.
La tua canzone cinematografica del cuore?
Io sono praticamente fan sfegatata di Tim Burton. In Batman Returns del 1992 c’è un brano Face to face scritto da Danny Elfman, che ha realizzato molte delle colonne sonore dei suoi film, e interpretata da Siouxsie and the Banshees.
La parola al regista Fabrizio Maria Cortese
Perché ha pensato proprio a Giusy Ferreri per il suo film?
Ci siamo conosciuti mentre giravo il mio precedente film Free- Liberi ma non riuscimmo a collaborare. Giusy mi piace tantissimo, adoro le sue canzoni, quando ho scritto la sceneggiatura de Il meglio di te le ho chiesto se aveva voglia di partecipare e lei ha accettato dopo aver letto il copione. È venuto fuori questo pezzo a parer mio bellissimo, magnifico. Un matrimonio perfetto tra il film e il brano.
La sua reazione quando ha ascoltato la canzone?
Mi ha dato le stesse emozioni che ho avuto quando giravo il film, con tanta empatia con gli attori. Alla fine Giusy posso considerarla come una delle mie attrici del film.
Ha mai pensato di farla anche recitare?
Giusy potrebbe veramente fare l’attrice. Ha un’energia formidabile, un fortissimo carisma. Quando abbiamo girato il video mi ha dato delle emozioni incredibili. Sembrava di stare ancora nel film. Praticamente un film nel film.
Come ha scelto i frammenti del film da inserire nel videoclip?
Le scene seguono il testo che Giusy canta nel brano. Sono immagini che vanno a ricamare le sue parole e che rientrano perfettamente nel contesto.
Dove avete girato le scene in cui Ferreri è presente?
In un loft molto bello dove Giusy vive le sue emozioni che sono le stesse del film. Il pianoforte che lei suona è l’altro protagonista del video. Ho scelto di chiudere poi con queste immagini di lei un po’ triste alla finestra, con un po’ di nostalgia dei ricordi come nel film.
Guarda il video in anteprima
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