Vent’anni di carriera e di grandi soddisfazioni che diventano un film che racconta la storia di sei giovani universitari, i Negramaro, che partirono dal Salento alla conquista dell’Italia con la loro musica e la loro voglia di farcela. Adesso che alcuni di loro hanno messo su famiglia, alcuni hanno moglie e figli, insomma sono diventati adulti, ritornano nella terra da dove erano partiti. Back home – Ora so restare è il film presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma che racconta il loro ritorno a casa grazie al concerto, insieme a tantissimi colleghi, lo scorso agosto all’aeroporto di Galatina, nel cuore della provincia di Lecce.
Diretto dal regista Giorgio Testi (già presente in questi giorni al festival romano con Who to Love di Dave Stewart, Mokadelic e Greta Scarano) il documentario mostra anche le numerose giornate di prove e il backstage dell’evento. “Abbiamo imparato a volare grazie alla nostra terra e abbiamo imparato anche a saper restare. Anche quando eravamo in giro per il mondo abbiamo portato con noi le radici più profonde, quelle che si sentono di più e fanno i rami più grandi e pieni di foglie bellissime”, ci racconta Giuliano Sangiorgi, leader della band salentina che ci accoglie nel suo studio nel centro di Roma proprio mentre sta registrando l’embrione di una nuova canzone.
Elisa, Fiorella Mannoia, Samuele Bersani, Niccolò Fabi, Diodato, Sangiovanni, Malika Ayane, Ermal Meta, Rosa Chemical, Ariete e Aiello hanno interpretato, sul palco allestito nell’Aeroporto Fortunato Cesari della cittadina salentina, alcuni dei più grandi successi della band capitanata da Sangiorgi, dandogli nuova vita.
Ad Ariete è toccata Per uno come me, ad Ermal Meta Meraviglioso, a Rosa Chemical Nuvole e lenzuola, a Samuele Bersani Contatto, a Niccolo Fabi Solo 3 minuti, a Diodato Un passo indietro, a Fiorella Mannoia Estate, a Samuel Romano Tutto qui accade, a Sangiovanni Amore che torni, ad Aiello Attenta, mentre Malike Ayane ha cantato il suo pezzo di Sanremo 2009 Come foglie scritto dal frontman dei Negramaro. Elisa si è cimentata nell’interpretare Via le mani dagli occhi e Diamanti in collegamento virtuale con Jovanotti (assente giustificato perché in convalescenza per via del suo infortunio in bicicletta a Santo Domingo).
“È stato semplicissimo attribuire la canzone ai miei amici e colleghi perché sono un loro fan. Ho cercato quelle nel nostro repertorio che potessero somigliare di più a loro. Per esempio quando ero in promo in giro per le radio con Contatto alla fine facevo sempre un mash up con Canzone di Lucio Dalla, perché in un certo senso erano due pezzi che avevano lo stesso mood. Quando ho chiesto a Samuele Bersani di cantare Contatto gli ho proposto di fare anche Canzone per omaggiare Lucio. Solo alcuni giorni dopo il concerto ho scoperto che quella canzone l’aveva scritta con Samuele. Ho avuto un brivido lungo la schiena. Questo per dirti quanto la fatalità della musica incide poi nelle scelte che facciamo istintivamente. Magia pura”, ci rivela (ancora con i brividi) addosso l’artista salentino nella video intervista a THR Roma.
Per Giuliano, Andro, Lele, Erma, Pupillo e Data si tratta di un ritorno al Festival romano perché già nel 2019 parteciparono con un altro documentario Negramaro – L’anima vista da qui (disponibile su RaiPlay), che raccontava la storia della band, dai concerti e dagli ultimi successi all’amicizia e all’amore di una bella famiglia allargata. Negramaro Back Home – Ora so restare sarà in programmazione nelle sale cinematografiche dei migliori cinema d’Italia il 6, 7 e 8 novembre e sarà l’opportunità di rivivere le emozioni del concerto salentino N20 Back Home. Lì dove tutto ha avuto inizio, nella città che ha visto la celebrazione di una storia d’amicizia lunga vent’anni e cresciuta attraversando l’Italia da Sud a Nord, condividendo tutta la vita possibile.
I Negramaro adesso sono pronti a scrivere un nuovo capitolo della loro storia, con due eventi live negli stadi nel 2024. Si partirà il 15 giugno dallo Stadio Diego Armando Maradona di Napoli, organizzato in collaborazione con il Comune, in coerenza con il suo progetto Napoli Città della Musica. La band salentina infatti, in omaggio alla città e al loro forte legame con Pino Daniele, ha scelto di sostenere il progetto per il contrasto della povertà educativa e del disagio scolastico dei ragazzi di Napoli promosso dalla Fondazione Pino Daniele Ets.
“La prima volta nello stadio di Napoli per noi corrisponde al sogno più grande della nostra vita. Abbiamo deciso di dedicarlo a Pino Daniele, il nostro primo Cicerone in città. Lo ha fatto con le sue canzoni, lo ha fatto con la sua amicizia e con le nostre chitarre insieme. Pino ci manca e glielo canteremo con tutto il nostro cuore e la nostra voce”, ci racconta Sangiorgi che dopo Napoli volerà con i suoi compagni di viaggio alla volta dello Stadio San Siro di Milano il 22 giugno.
Video intervista a Giuliano Sangiorgi
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