Rosa Chemical: “Il mio pezzo è Caos Calmo, ma non ho visto il film con Moretti e non conosco Veronesi”

Ospite del Lovers Film Festival l'artista sogna di fare cinema, ma ha timore di essere relegato sempre in ruoli da ragazzo tatuato. "Mi piacerebbe diventare come Jim Carrey o Adam Sandler". L'intervista con THR Roma

Ospite d’onore del Lovers Film Festival è Rosa Chemical, un artista di cui si è parlato molto nelle ultime settimane. Dopo la sua carriera di modello per Gucci, è stato Sanremo a lanciarlo nell’immaginario collettivo grazie al brano, orecchiabile e amatissimo, Made in Italy, già disco di platino, e all’ultima esibizione all’Ariston in cui, novello Benigni con Baudo, ha baciato con appassionata audacia Fedez, facendo ingelosire la co-conduttrice Chiara Ferragni – per il bacio o la ribalta ottenuta dal marito? Chissà – e ottenendo pagine e pagine a lui dedicate.

Di giornali, che ne hanno parlato a lungo. Di esposti, come quello dell’associazione Pro vita & Famiglia, bocciato dal giudice d’Imperia che ha archiviato il caso non giudicando quel bacio “un atto osceno”. E di interrogazioni parlamentari: Maddalena Morgante di Fratelli d’Italia, partito che ne ha chiesto l’eliminazione dalla kermesse “per la sua propaganda alla gender fluid”, gli ha dedicato un intervento a Montecitorio. Subito successivo alla proposta di legge che la deputata ha presentato come prima firmataria con cui chiede il ripristino del Corpus Domini come festività nazionale per celebrare la Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo.

Il talk con la direttrice Vladimir Luxuria ha avuto grande successo. È stato numeroso il pubblico accorso per questo giovane ragazzo fluido che gioca in casa (è nato a Rivoli) e che in maniera disinvolta e per niente scontata ha risposto a tutte le domande della padrona di casa. Abbiamo intercettato Rosa Chemical nei meandri del Cinema Massimo per evitare l’assedio delle fan che avevano un’occasione unica per incontrarlo prima della partenza del suo tour estivo, che comincerà il 2 giugno 2023 al Nameless Festival di Annone di Brianza e si concluderà ad Aosta al Together Music Festival il 1° settembre.

Rosa Chemical in dialogo con Vladimir Luxuria alla 38esima edizione del Lovers Film Festival

Rosa Chemical in dialogo con Vladimir Luxuria alla 38esima edizione del Lovers Film Festival

L’hanno accusata di essere un artista in grado di  deviare la mente dei giovani. A distanza di qualche mese da Sanremo pensa di esserci riuscito? 

Mi hanno addirittura accusato di essere il responsabile della rivoluzione gender fluid! Io voglio semplicemente normalizzare ciò che che è anormale per le persone.

Ci sono stati dei momenti difficili che ha dovuto già affrontare nella sua pur breve carriera? 

L’essere accettato in una scena un po’ machista, un po’ omofoba, dal momento che ti vesti in un certo modo, quando nella tua musica canti di determinati temi. Non vieni apprezzato da subito. Sono messaggi di rottura, quindi certe persone ti apprezzano e altre no.

Come ha superato i pregiudizi?

Ho la fortuna di essere una persona con le spalle larghe. I messaggi d’odio non mi hanno mai toccato e penso sia la cosa più difficile da fare. Per altre persone, magari un po’ più fragili, certi commenti spiacevoli possono essere interiorizzati in maniera diversa. Io invece, nonostante i tanti messaggio d’odio, ho sempre cercato di portare con fierezza la mia diversità.

Le andrebbe di lanciare un messaggio a quelle persone che si scandalizzano per le sue performance? 

Secondo me sono persone in via di estinzione, non adesso, non ancora, ma grazie ai giovani che non si fanno più problemi su cosa sì e cosa no, su cosa mi piace e cosa non mi piace. Il punto è proprio questo! L’unica cosa da fare è naturalizzare l’amore. A queste persone posso solo dire che bisogna sempre imparare da ciò che è diverso più che giudicarlo, perché puntare il dito non può essere la soluzione.

Lei ha fatto anche il modello in una campagna di Gucci. Che rapporto ha con la moda? 

Non bisogna farsi guidare dalla moda, ma crearla o almeno guidarla. Creare tendenze piuttosto che inseguirle.

E nel suo percorso artistico l’immagine è molto importante…

Nel 2023 musica, moda, messaggio… sono cose che vanno in parallelo. Secondo me non deve essere una più importante dell’altra. Almeno per quanto mi riguarda. Poi naturalmente c’è chi punta tutto sulla musica o sulla moda. Io cerco di far coincidere tutte queste cose e farle navigare alla stessa velocità.

Il suo primo singolo si intitola Caos Calmo, come il romanzo di Sandro Veronesi, che ha vinto il Premio Strega, e da cui è stato tratto l’omonimo film di Antonello Grimaldi che ha come protagonista Nanni Moretti. Ha trovato ispirazione nel libro o ha visto il film? 

No non c’entra assolutamente niente.

Le è venuta almeno la curiosità di andare a leggere il libro o di vedere il film?

No, perché non ne ero proprio a conoscenza. Non sapevo esistessero!

Ma come fa a non conoscerli?

Semplicemente perché non sapevo! Ma li dovrò recuperare entrambi sicuramente.

Ogni suo brano è accompagnato da un cortometraggio, chiamarlo videoclip è riduttivo. È anche ideatore di quello che gira?

Fino a poco tempo fa era tutta farina del mio sacco, dall’ideazione alla sceneggiatura fino alla scrittura del copione. Da Polka 3 ho una squadra di ragazzi fortissimi, Nicola e Asia, che mi seguono e mi aiutano a rendere concrete le mie idee. Con loro abbiamo realizzato anche il videoclip di Made in Italy e di Non è normale.

Che film guarda?

Sono un fan di film distopici e di fantascienza, tipo quelli di Christopher Nolan, il mio preferito è Interstellar.

È appassionato di serie tv?

Non molto, l’ultima che ho visto è Happy, dove il protagonista è un ex poliziotto alcolista con un amico immaginario. E poi mi è piaciuta anche Breaking Bad.

Le piacerebbe fare cinema?

In realtà sì, e anche molto. Ci penso spesso, ma mi rendo anche conto che con tutti questi tatuaggi la mia carriera sarebbe molto limitata. Sarei rilegato sempre ad interpretare certi tipi di personaggi.

Quale attore le piacerebbe essere?

Jim Carrey e Adam Sandler, perché fanno entrambi commedie, ma hanno recitato anche in film drammatici o thriller. Sono due attori che stanno sul pezzo, anzi secondo me in quei ruoli sanno sfoggiare meglio la loro vera essenza.