È, nei panni di Don Salvatore Ricci, tra i personaggi-chiave della fortunata serie Mare Fuori – oltre 50 milioni di streaming audio della colonna sonora e 110 milioni di streaming video su RaiPlay per le tre stagioni – di cui firma come autore anche tre brani della colonna sonora, tra cui Ddoje Mane, sigla finale di ogni episodio. Un personaggio, quello di Don Salvatore, cui è molto legato. Tanto da interpretarlo anche sul palcoscenico dei suoi live, in giro nella penisola per tutta l’estate.
“Nel tour mi diverto a fare dei siparietti con lui, perché a Salvatore Ricci sarebbe piaciuto sicuramente Sergio Bruni. Per lui è un’ascolto familiare, le sue canzoni risuonavano sicuramente in casa dei suoi genitori”, ci ha raccontato l’artista napoletano in una pausa del suo live Si ll’ammore è ‘o ccuntrario d’’a morte, che porta in scena le canzoni dell’omonimo album dedicato alla musica e alla poetica di Sergio Bruni.
Dopo i sold out del Teatro Trianon di Napoli e dell’Auditorium Parco della musica di Roma, Raiz è impegnato in una serie di nuovi appuntamenti che lo porteranno a esibirsi in molti festival in tutta Italia, accompagnato dai RADICANTO, presenti anche nell’album: Giuseppe De Trizio e Adolfo La Volpe ai liuti, Francesco De Palma alle percussioni, Giovanni Chiapparino alla fisarmonica e Giorgio Vendola al contrabbasso.
Raiz – Don Salvatore è vivo
“Don Salvatore è vivo e vivrà per sempre. È certamente un cattivissimo, ma abbiamo cercato di dargli, insieme agli sceneggiatori e al regista, anche un taglio umano. È un camorrista, ma ha anche molti sentimenti umani ed è capace di amare. È una mela marcita, più che una mela marcia”. Ed è forse proprio questo lato umano del personaggio di Mare Fuori che ha fatto innamorare tante ragazzine, che scrivono a Raiz sui social pensando di rivolgersi direttamente a Don Salvatore Ricci.
“Un sacco di ragazze giovanissime mi scrivono sui social, dicendomi che gli piacerebbe che Don Salvatore Ricci fosse il loro padre. È una cosa che mi lascia attonito – ci confida Raiz – Mi chiedo: ma che avranno mai fatto i loro padri? Don Salvatore è un criminale, mentre il padre di queste ragazze magari è una persona onesta, un lavoratore, uno che paga le tasse e che ha cercato di crescerli con sani principi. E loro, invece, vorrebbero essere le figlie di un camorrista”.
Il resto potete ascoltarlo nella video intervista di THR.
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