L’appuntamento è nel tempio del jazz della capitale anche se il genere di Ronn Moss, appartiene più al rock classico e al folk americano. Si presenta con la sua ormai inseparabile chitarra che usa per scrivere le sue canzoni. Un unplugged di tre brani, tratti dal suo ultimo album Surprise trip love, colonna sonora dell’omonimo film di Roberto Baeli, interamente girato in Puglia, dove l’attore e cantante ha messo su casa. Protagonisti insieme a lui della classica commedia all’italiana sono Lino Banfi e Paolo Sassanelli.
Tutto il mondo conosce il divo californiano per il ruolo storico di Ridge Forrester nella “madre di tutte le soap”, Beautiful, ma non molti sanno che parallelamente alla sua carriera di attore ha un notevole trascorso nel mondo della musica. Pensate che Moss ha avuto una canzone, Baby Come Back, al n.1 per molte settimane nelle classifiche americane con la sua band Player all’inizio degli anni 80. Il disco fu prodotto da Robert Stigwood, proprietario della Rso Records, che tra gli altri gestiva anche i Bee Gees per Saturday Night Fever. Ciliegina sulla torta: ha avuto anche un passato come bassista nei concerti per Cher a Las Vegas.
Nel 1987 la svolta, quando venne scritturato dalla Cbs per il ruolo di Ridge, il bel mascellone che ha fatto strage di cuori in tutto il mondo, mettendo da parte, suo malgrado, la sua passione per le sette note. Recentemente, complice il nostro Paese, ha ripreso a tempo pieno a fare musica, cercando collaborazioni con i migliori musicisti italiani per le registrazioni discografiche che per il suo nuovo tour.
Meglio cantare o recitare?
Per me la musica e la recitazione sono una perfetta combinazione per esprimermi. Sono le due vie più importanti della mia creatività. Ho avuto l’opportunità di fare entrambe le cose nel mio ultimo film Viaggio a Sorpresa, dove ho scritto anche la colonna sonora. La musica però resta un filino più emozionale per me.
Il suo album è prodotto interamente in Italia. Le piace il sound del nostro Paese?
In termini creativi l’energia dell’Italia mi ha dato molta ispirazione. Qui ho scritto la musica per il film e poi ho voluto registrare anche tutto l’album. Passo molto più tempo nel vostro Paese.
Nota differenze tra la musica italiana e la musica americana?
Sì, c’è una grande differenza. Io sono comunque attaccato alle mie radici quello del rock and roll classico. Continuo ad amare il mio rock che faccio ormai da tanti anni, ma sto anche imparando ad apprezzare la melodia e la musica italiana. Ci sono un paio di artisti nella quale mi sono imbattuto che sto studiando. Sto apprendendo piano piano le loro canzoni, cosa che per me è molto inusuale.
Qualche esempio?
Sergio Endrigo. Nell’ album ho fatto un tributo alla musica italiana, cantando una mia versione di Io che amo solo te, con il mio italiano che sto ancora imparando. Sto preparando anche una versione in inglese di Caruso di Lucio Dalla.
Ci consiglia un modo di ascoltare il suo album?
Sicuramente con un buon impianto stereo o delle buonissime cuffie e magari di ascoltarlo più volte perché a ogni ascolto si può scoprire qualcosa di nuovo. Oppure in sottofondo, in una situazione romantica e in buona compagnia. Quale è la canzone più adatta a questa situazione? Secondo me Crazy for you oppure Come to me in the dream ma anche Follow your heart. Molto adatta anche Io che amo solo te.
Anche lei ha comprato casa in Italia come molte star americane?
Non so cosa fanno gli altri, ma io mi sono comprato dei bellissimi trulli in Puglia. È il modo di vivere la mia storia d’amore con l’Italia.
Perché ha scelto la Puglia?
In Puglia sento la terra crescere ed è una sensazione meravigliosa. Gli ulivi, i vigneti, l’ambiente, la vegetazione. Non mi piace vivere nelle grandi città, mi piace la tranquillità che vivo in questa terra. Ed è quello che in questo momento ho bisogno.
In Puglia c’è è il festival folk più importante d’Italia, la Notte della Taranta. Le piacerebbe partecipare?
Non ho mai avuto l’opportunità di vederlo. Con musicisti tradizionali e danze folk? Certo che mi piacerebbe esserci. Tutto è possibile.
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