Sono dieci i film che avanzano verso gli Oscar 2024 nella shortlist degli effetti speciali. Dieci opere molto diverse tra cui una spicca in particolare, Spider-Man: Across the Spider-Verse. Una rarità per il cinema di animazione.
Il film di Joaquim Dos Santos, Justin K. Thompson, Kemp Powers dovrà quindi sfidare: The Creator, Godzilla Minus One, Guardiani della galassia Vol. 3, Indiana Jones e il quadrante del destino, Mission: Impossible – Dead Reckoning – Parte uno, Napoleon, Povere creature!, Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco e La società della neve.
Come funziona il percorso verso gli Oscar
Il comitato esecutivo del ramo Vfx (effetti speciali) ha selezionato la rosa dei candidati. Successivamente, tutti i membri del ramo saranno invitati a partecipare ad alcuni incontri con gli artisti e alle proiezioni di alcuni estratti prima di votare per nominare cinque di questi titoli. Le nomination ufficiali saranno annunciate, insieme alle altre categorie, il prossimo 23 gennaio.
È raro vedere un film d’animazione, benché audace come Spider-Man: Across the Spider-Verse (Sony Pictures Animation), entrare nella shortlist dei Vfx e ancora più raro che ottenga una nomination. Finora, solo Nightmare Before Christmas del 1993, Kubo e la spada magica del 2016 (entrambi in stop-motion) e Il re leone di Jon Favreau del 2019 sono stati nominati per gli effetti speciali. Con Spider-Man si ripresenta così la sottile sfumatura che oggi esiste tra ciò che è considerato animazione e ciò che è visto come effetti visivi.
Effetti speciali e cinecomics, una lunga storia agli Oscar
Guardiani della Galassia Vol. 3 è stato l’unico film Marvel ad avanzare nella shortlist. Il Marvel Cinematic Universe (Mcu) ha avuto almeno un film candidato agli effetti speciali negli ultimi dieci anni, con l’eccezione del 2020 in cui non sono usciti film in sala a causa della pandemia. La DC Films – che ha ottenuto una nomination la scorsa stagione per The Batman – aveva quattro film in lizza quest’anno, tra cui Aquaman e il regno perduto, ma nessuno è rimasto in gara.
Sono riusciti a proseguire, invece, la storia di fantascienza futuristica The Creator di Gareth Edwards per i 20th Century Studios e Indiana Jones – Il quadrante del destino della Disney, entrambi caratterizzati dal lavoro Vfx della Industrial Light & Magic, che utilizza l’intelligenza artificiale. Mentre i due blockbuster della stagione, Oppenheimer di Christopher Nolan e Barbie di Greta Gerwig sono stati snobbati, come anche Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese.
Reale VS verosimile, la sfida dei Vfx invisibili
Scorsese è anche uno dei cosiddetti film dai Vfx “invisibili”, in cui cioè gli effetti speciali si notano di meno e non sono pubblicizzati a sufficienza dagli Studios, che preferiscono vendere i propri film come “più reali” possibile. È un argomento di conversazione che potrebbe riemergere in questa stagione dei premi, come accaduto lo scorso anno con Top Gun: Maverick. Solo durante le proiezioni pre-Oscar per gli addetti di categoria, infatti, era stato rivelato che il film conteneva più di 2400 riprese Vfx nelle acrobazie aeree, in precedenza presentate come “reali”.
THR Newsletter
Iscriviti per ricevere via email tutti gli aggiornamenti e le notizie di THR Roma