“In un episodio quest’anno avevano dato per scontato qualcosa di fisico. Cioè che Blanca ‘vedesse’ la luce in una stanza. Gli ho detto: ‘Ragazzi quando scrivete, vi prego, bendatevi! Provate a mettervi nei suoi panni. Questa cosa non si può fare’”. Maria Chiara Giannetta conosce la consulente non vedente della polizia di Genova, protagonista dell’omonima serie Rai, meglio di chiunque altro e racconta a THR Roma di come, ogni tanto, debba far notare agli sceneggiatori che certe cose il suo personaggio non le farebbe o direbbe mai. “Sono una nota rompiscatole, precisa in queste cose. È una serie tv, ma non esageriamo!”.
La seconda stagione di Blanca, diretta da Jan Maria Michelini e Michele Soavi e scritta da Francesco Arlanch e Mario Ruggeri – in onda dal 5 ottobre in prima serata su Rai Uno – vede il ritorno Giuseppe Zeno, Pierpaolo Spollon e Sara Coccia. “Sicuramente le aspettative ci sono”, sottolinea la giovane attrice. “Così come ci sono dubbi e timori che qualche cosa possa non piacere o essere gradito. E tu magari pensavi il contrario. Quindi anche studiare i pensieri del pubblico è molto importante. Conviviamo con loro. Il nostro scopo è dare a loro il nostro cuore. Speriamo ci siano dei riscontri positivi. Uno ce la deve mettere tutta, così da non avere rimorsi. È lì sennò che si sbaglia”.
Blanca & Mattarella
Il primo episodio di Blanca 2 contiene un divertente omaggio al presidente Sergio Mattarella. “È stata una mia idea. Finalmente lo posso dire!”, confida con una punta di orgoglio Giannetta. “Al primo incontro che avevo fatto con gli sceneggiatori avevo chiesto di poter fare un po’ di brainstorming e ho detto: ‘Sarebbe carino se il presidente della Repubblica ringraziasse Blanca’. È stato anche un modo per riconoscere quello che Mattarella ha fatto in generale e cosa rappresenta per noi. E in questo caso particolare per la possibilità che viene data a una persona non vedente di avere un ruolo riconosciuto all’interno della polizia o di un’istituzione”.
Il successo della serie di Rai Uno è la testimonianza che il pubblico è molto più ricettivo rispetto a produzioni audaci che osano in termini di regia e narrazione. “Il pubblico vuole qualcosa di nuovo, vuole molto di più”, afferma l’attrice che presta il volto alla protagonista di Blanca. “Bisogna creare reale competizione. Dalle idee musicali, piuttosto che stilistiche di regia, di ritmo o di linguaggio utilizzato dai nostri personaggi, credo siano state una richiesta implicita del pubblico. Per questo è piaciuta Blanca”.
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