Nella prima stagione di Ted Lasso, Jamie Tartt, interpretato dall’attore inglese Phil Dunster, è un calciatore presuntuoso ed egoista che ha un’alta autostima di sé. Arrivato alla terza stagione, però, il suo atteggiamento è cambiato, facendolo diventare non solo un amabile giocatore che lavora bene in una squadra, ma anche un uomo che mostra apertamente la sua vulnerabilità e la sua emotività. I fan di Ted Lasso hanno apprezzato l’accento di Manchester che Dunster ha sfoggiato e che ha dato vita anche ad alcune tra le migliori battute dell’ultima stagione, come “It’s just poop-eh. Let it flow” e “Holeh guacamoleh”.
Per il pubblico della terza stagione, che non è ancora chiaro se sarà l’ultima, vedere l’arco di trasformazione di Jamie è stata una vera e propria chiusura del cerchio. Persino Dunster non se lo aspettava (il cast non ha ricevuto tutti i copioni all’inizio della stagione), sebbene si ritenga estremamente soddisfatto del cambiamento di Jamie.
“Tutti conosciamo persone che sono molto dirette e fin troppo oneste, anche se magari lo fanno con amore. Lui ha sempre avuto il potenziale per essere sensibile, ma era avvolto da molto dolore e tanta confusione. È la storia di una persona emotivamente immatura che diventa lentamente e goffamente un po’ più consapevole”.
Dunster ricorda la scena in cui dice a Roy che ha perso le sue ali, cioè il suo fascino, come la più impegnativa da girare. “Volevo che si sentisse la sincerità, altrimenti sarebbe stata solo una scena sciocca, che può essere divertente, ma non lascia nulla. Volevo si sentisse che stava attraversando qualcosa, come se stesse avendo una specie di esaurimento”, spiega. “Un’altra tra le mie scene preferite è quella con Leanne Best, che interpreta mia madre. È stata talmente brava da spezzare il cuore”.
Quando sono finite le riprese, l’intero cast è andato in un pub di Richmond, nel sud-ovest di Londra, dove è ambientata la serie. Per il finale dello show, conclusosi a fine maggio, tutti quelli che erano a Los Angeles per il tour promozionale hanno guardato insieme la puntata. Dunster spera che la serie lasci qualcosa in grado di dare conforto agli spettatori, a prescindere se la serie vedrà il suo universo espandersi o meno.
“È un’opportunità per essere buoni e gentili”, dice. “Penso che Ted Lasso sia un ottimo esempio di come le persone cercano di essere buone, pur non riuscendoci sempre. È come uno specchio che viene rivolto verso lo spettatore. So che è una risposta noiosa, ma è una metafora che a me piace. È una commedia, anche se la gente piange quando la vede”.
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