Thunderbolts “non è un semplice film Marvel”: le anticipazioni di Wyatt Russell

L'attore, co-protagonista del titolo degli Studios in uscita nel 2025, crede in una prossima ripresa dell'universo cinematografico dei supereroi, anche grazie a un progetto diverso come quello del regista Jake Schreier

Le riprese del nuovo film Marvel Thunderbolts non sono ancora iniziate ma Wyatt Russell ha potuto dare alcune anticipazioni durante un’intervista al 92NY, a cui ha partecipato insieme a suo padre Kurt per la presentazione di un altro progetto, Monarch: Legacy of Monsters, su AppleTv+.

L’attore ha confermato che lo sciopero di sceneggiatori e attori ha ritardato l’inizio della produzione più volte e che lui stesso non ha ancora avuto la versione definitiva della sceneggiatura. Tuttavia è fiducioso: “So che in questo momento le cose non vanno bene per la Marvel ma conosco Jake (Schreier, il regista, ndr) e so quanto sia intelligente e quanto ci tenga a creare qualcosa di interessante e diverso e a utilizzare i talenti di tutti al meglio delle loro possibilità. Non posso parlarne ancora ma posso dire che non è un film Marvel semplice come quelli visti in passato”, ha continuato. “Penso che sarà molto divertente, ma credo anche che sarà qualcosa che, si spera, i fan della Marvel riconosceranno come nuovo”.

I nuovi progetti di Wyatt Russell

Nel frattempo, Wyatt è concentrato su Monarch: Legacy of Monsters, dove lui e il padre Kurt interpretano lo stesso personaggio a mezzo secolo di distanza, in una serie basata sul Monsterverse della Legendary e ambientata dopo la battaglia tra Godzilla e i Titani.

I due hanno rivelato che per anni hanno ricevuto offerte di ruoli padre-figlio, ma “se dovevamo farlo, doveva essere qualcosa di speciale e di bello, su cui avremmo potuto lavorare insieme e che avrebbe fatto la differenza per il film. Quando è arrivato questo ruolo ci siamo detti: ‘Beh, questo è davvero diverso, questo è unico’”, ha affermato Wyatt mentre Kurt ha aggiunto: “Non l’avete mai visto. Non avete mai visto un padre e un figlio interpretare lo stesso personaggio”.

Poiché i due interpretavano la stessa parte, hanno avuto poco tempo per stare insieme sul set, ma Kurt a volte andava a guardare le scene di Wyatt “per vedere cosa stava facendo, perché quello che abbiamo sempre tenuto a mente è che qui non c’è un padre e un figlio, è la stessa persona. E per me poter guardare quello che faceva è stato molto, molto, molto utile perché mi volevo assicurare che alcune delle stesse idiosincrasie – certamente non in modo caricaturale ma sottile – fossero rispettate e che fossimo la stessa persona”.

Il rapporto tra Wyatt e Kurt Russell

Wyatt ha anche ricordato di essere cresciuto sui set di Kurt e della madre Goldie Hawn, giocando a hockey con il truccatore e l’autista di Kurt, ma ha notato che “quando lui tornava a casa o mia madre tornava a casa, nessuno parlava mai di recitazione o della giornata. Tornavano a casa dai loro figli e giocavamo a hockey e a baseball e guardavamo le partite dei Kings e facevamo cose in famiglia. Avevano un’incredibile capacità di spegnere l’interruttore e quindi non sono mai cresciuto con una sorta di considerazione per il cinema perché non era quello che ci divertiva fare. Ci divertivamo a fare sport, a giocare a palla”.

“Non si perdeva mai una partita di hockey, mi portava sempre agli allenamenti”, ha affermato Wyatt, ex-giocatore professionista di hockey, parlando di suo padre. “In un film ha negoziato nel suo contratto che sarebbe volato a casa ogni sera dal deserto per stare con noi. Ecco quanto era importante per i miei genitori e quanto è importante per me”.

Kurt ha aggiunto, scherzando, che anche in una famiglia di star come la loro (compresa Kate Hudson, figlia di Goldie Hawn) ha sempre pensato che “il miglior attore della famiglia fosse un giocatore di hockey. Ora sapete tutti che avevo ragione”.

 

Traduzione di Nadia Cazzaniga