Già dalla prima sequenza, True Detective: Night Country urla a gran voce e con orgoglio la sua missione: “Diamogli una scossa, baby!”. La quarta stagione della serie antologica poliziesca della HBO è stata creata da un nuovo team, guidato dalla regista Issa Lopez, con le star Jodie Foster e Kali Reis che assumono il ruolo di detective.
La nuova squadra di talenti, sullo schermo e dietro lo schermo, dà assolutamente una scossa alla formula di True Detective, offrendo qualcosa di completamente nuovo, ma anche una narrazione agghiacciante che sembra molto in linea con la prima stagione, interpretata da Matthew McConaughey e Woody Harrelson.
Il termine “agghiacciante” è degno di nota, se consideriamo che Night Country è ambientata in una città dell’Alaska durante un’unica lunga notte. Il sole sta tramontando per i mesi invernali e nel mezzo del permafrost perennemente buio si annida il male.
[Questo articolo contiene spoiler sulla première della quarta stagione di True Detective: Night Country].
Evangeline Navarro
La première costruisce il caso della stagione su un paio di fronti, a partire dalla scomparsa di un gruppo di scienziati, ritrovati alla fine dell’episodio in uno spaventoso scenario di morte da congelamento. Cosa è successo a questi uomini? Chi – o cosa – è responsabile? Il compito di scoprirlo spetta, almeno in un certo senso, a noi. Metà del divertimento di una nuova stagione di True Detective consiste nel cercare di risolvere il mistero insieme ai personaggi, e la première dà ai detective di Reddit abbastanza materiale per iniziare a mettere insieme i pezzi più importanti.
Altrettanto importanti, però, sono i due ‘veri detective’ del titolo: Foster nei panni di Liz Danvers e Reis in quelli di Evangeline Navarro, due agenti delle forze dell’ordine che hanno perso la stima reciproca, per motivi ancora non del tutto chiari.
“È una donna molto interessante, profonda, cazzuta e con un grande cuore”, racconta Reis a The Hollywood Reporter a proposito del ruolo di Navarro, un’ex militare indigena e dominicana, che è nuova nella città di Ennis, in Alaska, almeno relativamente. “È molto legata al suo lato spirituale. Ha anche un lato oscuro, ma in realtà fa parte del suo lato luminoso. È molto calcolatrice, ma anche imprevedibile. Ci sono così tante contraddizioni quando la incontriamo”.
Liz Danvers
Danvers, invece, è una poliziotta un po’ più terra terra o, più precisamente, una poliziotta da Tinder e da fantacalcio. Inizialmente, Foster era riluttante a unirsi al cast di True Detective, non certo per dubbi sulla qualità dell’opera.
“Non è stato un sì facile”, racconta Foster a THR. “Adoravo la sceneggiatura – la adoravo – ma non mi sentivo adatta a interpretare Danvers. Il personaggio era scritto in modo molto diverso, non per una persona della mia età, e sentivo che c’erano alcuni cambiamenti che avvengono a quell’età che dovevano essere affrontati”.
Secondo la showrunner e regista Lopez, l’idea iniziale per Danvers era quella di presentare “una donna sul punto di crollare, perché non ho mai visto Jodi fare una cosa del genere: una donna che è sul punto di perdere la testa, e poi si fa forza”. Ma quando le riprese non erano completamente in linea con la visione di Foster, Lopez ricorda il modo in cui hanno colmato il loro divario creativo: “Mi sono girata verso di lei e le ho detto: ‘Ok, allora vuoi che la faccia diventare una stronza?’. E lei ha risposto: ‘Sì!’”.
“Ho pensato a tutta la televisione di qualità e a tutti gli antieroi maschili che sono così iconici”, continua Lopez, “i Walter White, i Tony Soprano, e mi sono chiesta: perché non abbiamo una vera stronza?”.
Il rapporto tra le detective
“In origine, era vulnerabile e piagnucolosa e aveva difficoltà ad adattarsi al lutto”, afferma Foster, parlando dei traumi passati che circondano Danvers, in particolare la morte ancora inspiegabile dei suoi familiari, che precede l’inizio della serie. “Abbiamo finito per seguire la strada opposta. È una persona chiusa, che non riesce ad accedere al suo dolore. È come se fosse addormentata e avesse bisogno di essere svegliata. C’è molta cattiveria e arroganza e un pessimo umorismo. Tutto ciò proviene da questo senso di dolore che lei nasconde. È più interessante e rende un servizio migliore alla storia di Navarro, che è la voce centrale dell’opera, la voce indigena. Volevo che Danvers fosse al suo servizio”.
“Danvers e Navarro si odiano profondamente”, continua Reis, “ma lavorano così bene insieme. È in linea con l’atmosfera generale di True Detective. A un certo punto, avevano un buon rapporto. Avevano tanto amore e rispetto l’una per l’altra. Ma qualcosa è andato storto. Nelle relazioni – quelle veramente buone – sono cose che succedono, in questi legami profondi. Ma rispettano le capacità dell’altra e sanno di aver bisogno l’una dell’altro per risolvere il caso”.
Lopez aggiunge di aver guardato alla stagione originale di True Detective come ispirazione per la dinamica tra Danvers e Navarro, dicendo: “Se osservate Hart e Cohle (Harrelson e McConaughey) nella prima stagione, avete uno che è un nichilista e legge libri di filosofia, e l’altro che dice: ‘Amico, ti prego, smettila di parlare’. Vuole tornare a casa da sua moglie. Quindi è questa la cosa che non sono riuscita a fare. Navarro e Danvers non potevano essere così. Ma l’idea di farle discutere sulla natura dell’universo era assolutamente essenziale per la linea di True Detective. Quindi, quali erano le visioni che potevano scontrarsi? Potevamo divertirci con queste cose”.
Il cast eclettico di True Detective
Se Danvers e Navarro sono le figure centrali che si scontrano e collaborano nel quarto ciclo di True Detective, sono altresì circondate da un cast eclettico di personaggi, che comprende, tra gli altri: Fiona Shaw nel ruolo di Rose Aguineau, una donna misteriosa che forse ha un legame soprannaturale con Ennis; John Hawkes nel ruolo di Hank Prior, un poliziotto non proprio eccellente che attende pazientemente l’arrivo in città della sua fidanzata lontana; Finn Bennett nel ruolo del figlio di Hank, Peter, anch’egli poliziotto, che pende da ogni parola e comando di Danvers, a scapito della sua vita familiare; e Christopher Eccleston nel ruolo di Ted Corsaro, che debutta nel secondo episodio nel ruolo di un altro funzionario delle forze dell’ordine con vecchi legami con Danvers.
Potrebbe essere uno di loro il responsabile del mistero centrale della stagione? Potrebbero essere coinvolte addirittura più persone? Senza fare spoiler, sappiate che uno sguardo molto attento al primo episodio di Night Country fornisce tutti gli indizi necessari per ricomporre il puzzle.
Basta porsi le domande giuste.
Traduzione di Nadia Cazzaniga
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