La ballad tratta da Barbie di Greta Gerwig è candidata nella categoria miglior canzone originale, insieme a un altro brano del film, What Was I Made For? La pellicola sulla bambola di Mattel, inoltre, è in lizza per altri sei premi
Il conduttore Piers Morgan, durante la sua trasmissione Uncensored, ha chiesto al cineasta un commento sul film di Greta Gerwig. "Ho un sospetto, ma non un'opinione definitiva, devo guardarlo tutto," ha risposto il regista
"Di sicuro tutti capiranno le battute, perché tutti l'hanno visto" ha pensato il comico mentre vedeva il film di Greta Gerwig al cinema. Per il conduttore quella del 2024 è la quarta volta sul palco degli Academy Awards dopo le edizioni del 2017, 2018 e 2023
"Siamo comunque in lizza per otto premi", ha commentato la regista in un'intervista con il Time, parlando delle mancate nomination come miglior regia e attrice ai prossimi Academy Awards per il film sulla bambola Mattel
La cantante, insieme al fratello-produttore Finneas O'Connell, ha vinto due dei tre premi a cui era candidato l'album di successo del film e ha raccontato come sono nati i brani del blockbuster con Margot Robbie
Le due artefici del film dell'anno, Greta Gerwig e Margot Robbie, che sono state escluse dalle nomination rispettivamente per la miglior regia e per la miglior attrice, poi la girandola di interventi scandalizzati o favorevoli (un'ex candidata alle presidenziali compresa): ci sono molti fattori si sono combinati in un'ironia troppo perfetta per resistere alla macchina dell'indignazione virale del XXI secolo nota come social media
I fan e alcuni artisti di Hollywood hanno espresso il loro disappunto sui social media per la mancata candidatura dell'attrice e della regista rispettivamente come miglior attrice protagonista e miglior regista
L'esclusione della regista e protagonista dalle principali candidature ha scatenato la reazione dell'attore: "Sono orgoglioso per aver interpretato Ken. Ma non c'è Ken senza Barbie e senza Greta e Margot, le due principali responsabili di un film che ha fatto la storia"
"Quando ci mettete nelle condizioni di essere apprezzate, noi vi portiamo il risultato", dice la comica. E promette di tirare stilettate su studios e scioperi "per ricordare loro quanto sono ridicoli"
La star di Barbie è stata premiata sabato 13 gennaio dal Santa Barbara Film Festival, dove ha ricordato quando ha scoperto per la prima volta il suo amore per i film, che gli hanno insegnato "a sognare, o comunque a sognare più in grande". E anche di quando quei maestri, "dei rigidi figli di... ah, ok" dissero a sua madre che suo figlio, che frequentava la terza elementare, aveva un problema con le parolacce
Nel dialogo con George C. Wolfe (Rustin), Tom Ackerley (Barbie), Scott Sanders (Il colore viola) e Ed Guiney (Povere creature), condividono le loro storie dal set e ciò che cercano nelle collaborazioni creative con soci e registi. La tavola rotonda di THR
Ad uscire vincitore dal Barbenheimer sembrava essere il film con Margot Robbie forte di 1,44 miliardi di dollari incassati in tutto il mondo. Ma la serata che ha aperto l'Award Season di Hollywood ha cambiato le carte in tavola favorendo Oppenheimer. Complice anche la nuova giuria che assegna i premi e che potrebbe segnare il preludio di quello che vedremo agli Oscar
È uno dei due titoli che hanno costruito un fenomeno cinematografico come non se ne vedevano da anni: il Barbenheimer. Ed è uno dei grandi favoriti. Nella sua categoria dovrà vedersela con Air - La storia del grande salto, American Fiction, The Holdovers, May December e Povere creature. Lo speciale di THR Roma
La regista di Barbie è stata premiata come regista dell’anno ai Palm Springs Film Awards: nel suo discorso ha raccontato di quando aveva visto il film da bambina.
Rimesso in discussione anche Origin di Ava DuVernay, considerato un adattamento nonostante lo script sia stato classificato come originale dalla Writers Guild of America
Moretti o Gerwig? Oppenheimer o Triet? Cortellesi o Babylon? Una lista ricchissima in cui dominano gli elementi che hanno contraddistinto la stagione cinematografica: il bianco e nero, la musica e i campioni d'incasso (anche italiani). Per opere da festival e sale d'essai, senza tralasciare qualche chicca pop, molto pop (esatto, ci sono anche dei cinecomic)
Tra il botteghino che non si è ancora ripreso, la fine del picco televisivo, licenziamenti ovunque, l’IA che minaccia il lavoro creativo e le produzioni che si sono dovute fermare, diciamo che come minimo il 2023 non è stato una passeggiata. Ma c'è stato (molto) di peggio. Quel maledetto 1948, per esempio
The Hollywood Reporter ha analizzato i titoli annunciati. Per il film di Greta Gerwig si parla di una vittoria a metà, grandi soddisfazioni sono arrivate per Netflix ed Apple. Le cinquine di finalisti per ogni categoria saranno annunciate il 23 gennaio 2024
La regista ha scritto il film campione d'incassi del 2023 insieme al compagno, con cui aveva già co-firmato Frances Ha e Mistress America. "L'esperienza più divertente della nostra carriera", affermano
Il sindacato degli attori ha dato vita ad un Q&A dedicato al film di Greta Gerwig al quale hanno partecipato anche le ex college dell'attrice, Alexis Bledel, Amber Tamblyn e Blake Lively, parlando di un possibile terzo film della saga