Roberto Gualtieri parla con THR del motivo per cui Hollywood sta affollando la capitale italiana, della rinascita dei famosi studi di Cinecittà e del perché Io Capitano di Matteo Garrone, candidato all'Oscar, è un film che "doveva essere fatto"
Il suo cinema come oggetto d’amore, la “disperata vitalità” che trasmetteva quel corpo, i luoghi della capitale - Piazza del Popolo, un angolo sperduto dell'Eur e Piazza dei Quiriti - l’ossessione che portò l’autore di questa testimonianza a proporsi, ragazzino, per entrare nel cast dell'ultimo controverso film di un grande poeta. Storia di passione in nome del cinema
Da Trastevere al Quadraro passando per il Lungotevere, quello che scrivono nei loro pezzi è "semplicemente la nostra vita, quel che ci è successo negli anni”, sono i sentimenti, le sconfitte, l'amore e una quotidianità fatta di istantanee che ogni romano conosce, "tra gabbiani che beccano nella mondezza e il grattacheccaro". Ecco la voce di alcuni dei protagonisti
Roma: in via Ostiense, ad un passo dalla Basilica di San Paolo, resiste la trattoria dove Luchino Visconti girò Bellissima, dove Pasolini cenò per l'ultima volta con Pino Pelosi prima di raggiungere l'Idroscalo e trovare la morte
Uno sguardo sulla missione del primo cittadino della Capitale negli Stati Uniti, in prima fila alla cerimonia dei Golden Globe Awards a Los Angeles, dove ha fatto networking per la Città Eterna. In esclusiva per THR Roma le foto della serata che ha chiuso un viaggio negli Stati Uniti ricco di incontri e ha rafforzato un rapporto con Jay Penske, iniziato durante l'ultima tappa romana della Formula E
I "ragazzi" terribili e geniali sono gemelli, nati "di spalle" a Tor Bella Monaca 35 anni fa. Roma la raccontano attraverso le loro favolacce e certe visioni oblique: metafisica, sporadica, storta, da trattare come una persona onesta che a volte ti vuole bene, altre ti fa sparire nel caos di altre vite
L’attrice e regista racconta la capitale e il suo quartiere, Testaccio. Lo stesso dove era nata Elsa Morante, che ora omaggia interpretando Ida, la protagonista de “La Storia” nell’adattamento di Francesca Archibugi. "Penso che i posti abbiano una specie di spirito che rimane, così come il popolo. Nel caso di Roma una modalità di sacro e profano insieme, qualcosa di dissacrante". L'intervista con THR Roma
Premio Oscar nel 1994 per L'età dell'innocenza di Martin Scorsese, è un mito del cinema. Dal villino liberty al centro di Roma continua a lavorare (il suo ultimo impegno è stato Domina) e a inventare abiti capaci di vestire l’anima di chi li indossa. "Quando lavoro provo felicità: realizzare un costume è come costruire una casa. Si parte dalle fondamenta". L'intervista con THR Roma
Nel 1998 la narrazione della città cambia per sempre. Fine del neorealismo, delle commedie, del cinema borghese tra baci e attici. Ad aprire il nuovo corso è lui, che lascerà il testimone a un pantheon di altri registi e attori. Saranno loro a spogliare la Capitale di ogni stereotipo, per restituircela com’è: livida, unica e ironicamente epica. Il film da cui tutto cominciò dal 20 novembre torna in sala, restaurato in 4K e distribuito da Minerva Pictures e Cat People
Il viaggio dell’attrice, neo-regista di “Felicità”, dalla periferia sud fino al cuore storico della Capitale. “Sono cresciuta vicino al mare e quando voglio consolarmi ritorno lì. Questa è una città tremenda, molto faticosa, difficile ma piena di bellezza". L'intervista con THR Roma
Le strategie dell’amministratore delegato, 51 anni: mettere insieme il disordine creativo e fare business. “Se oggi le produzioni vengono da noi è perché siamo competitivi: nei cinque anni di gestione pubblica c’erano dei ricavi tra i 12 e i 15 milioni, noi nel 2022 ne abbiamo fatti 39". L'intervista con THR Roma
Roma con i suoi tic, i difetti, l’anima coatta ma anche l’infinita meraviglia, l’esilarante malinconia. L'attore e regista è l’unico che può parlarne male: “C’hanno tolto tutto, anche il Ponentino”. Però l’idea di andarsene non lo sfiora: la capitale è un amore ineluttabile. L'intervista con THR Roma
Gira la città su un’Apetta, dice che in un mondo tanto veloce la capitale e la sua storia rallentano il metabolismo. Poi pensa agli alberi che ha piantato a Campagnano, le uniche radici che si concede. E di boschi e frontiere feroci parla Mur, il suo primo film da regista, che ha debuttato alla Festa del cinema. L'intervista con THR Roma
Tutto è iniziato con il Circo Bidone, poi l’atterraggio al Centro Sperimentale di Cinematografia dove, oggi, è lei a individuare nuovi talenti. “Sono a Roma perché qui si impara il mestiere dell’attore. Parto spesso ma quando torno vedere la pista di Fiumicino mi fa ritrovare la luce”. L'intervista con THR Roma
Scrivono sceneggiature, ci mettono la faccia come attori e attrici, studiando nelle accademie. Sono le leve artistiche degli anni Duemila con talento da vendere e le idee chiarissime sul messaggio: basta ghetti, cliché, pregiudizi. Romana Maggiora Vergano, 25 anni: "Roma ha una luce dalla quale si può sempre ripartire"
Il suo esordio da regista, C’è ancora domani, è stato battezzato alla Festa del Cinema. Qui racconta la sua città: la Massimina e Monteverde, i cortili, la casa del padre dietro Piazza Navona. “Sono cresciuta all'Aurelio, verso Montespaccato. Hanno sempre nomi fantastici i nostri quartieri. Preludono una tragedia latente. Non è meraviglioso?". L'intervista con THR Roma