Un rinnovato senso di ottimismo ha preso piede nel corso del fine settimana del 28 ottobre, anche se attori e Studios non hanno ancora chiarito tutti i punti della questione
I colloqui proseguono, mentre le star premono per una risoluzione rapida. Continua ad essere rimandata l'uscita di molti titoli, ma il sindacato non si arrende
Bob Iger e gli altri amministratori delegati degli Studios hanno comunicato alla SAG-AFTRA che la scadenza per salvare i programmi cinematografici previsti per il 2024 è piuttosto vicina
SAG-AFTRA è ai picchetti da oltre 100 giorni e le trattative con gli Studios sono riprese con tensione e allarme per la prossima stagione cinematografica. Numerosi iscritti espongono così il loro sostegno online
Al centro delle trattative ancora l'uso dell'intelligenza artificiale, i diritti residuali sui contenuti in streaming e i contributi pensionistici. Sembrano superati gli attriti con la presidente Fran Drescher per il suo "stile eccentrico" nel confronto con la controparte
"Sembriamo una barzelletta" ha dichiarato l'ex presidente della SAG-AFTRA Melissa Gilbert. "Siamo in sciopero per ragioni important. La nostra priorità resta quella di riportare gli Studios al tavolo delle trattative" hanno risposto i rappresentanti degli interpreti
Il 24 ottobre le due parti cercheranno di arrivare a un compromesso sui diritti residuali dallo streaming, sul salario minimo e sulla protezione dell'intelligenza artificiale. Ora lo sciopero è arrivato a quota 100 giorni
L'attore americano aveva proposto di eliminare il tetto alle quote associative per i membri con un reddito elevato, per incrementare i fondi nelle casse del sindacato. Non è però un piano efficace per le negoziazioni, afferma la presidente
Il "vertice" tra la star e altri talenti di primo piano con la presidente del sindacato Fran Drescher e il direttore esecutivo nazionale Duncan Crabtree-Ireland è avvenuto martedì 17 ottobre
La crisi dei profitti, la fine del "picco" dei contratti, la sfida delle intelligenze artificiali, il flop delle sale cinematografiche, la fuga del pubblico giovane su TikTok: Hollywood è cambiata e dopo gli scioperi non tornerà come prima. Proviamo a indovinarne le conseguenze. L'inchiesta di THR
Attori e attrici a Hollywood sono intenzionati a non accettare alcun accordo parziale, ma dopo l'interruzione delle trattative con l'AMPTP diventa più difficile tenere alto il morale delle proteste
“Non possiamo tornare allo stato di cose di prima,” ha dichiarato in un’intervista al Today Show della NBC venerdì 13 ottobre parlando dello sciopero degli interpreti ancora in corso
"Un contributo in aggiunta alle nostre entrate o per abbonato, senza alcuna conoscenza delle entrate, mi è sembrato un passo troppo lungo da aggiungere a questo punto della trattativa", ha dichiarato il co-amministratore delegato di Netflix
L'annuncio arriva dopo che il gruppo di Hamas ha invitato i suoi sostenitori a organizzare una giornata di azione a sostegno degli attacchi in Israele
Dopo soli cinque giorni l'Alliance of Motion Picture and Television Producers ha interrotto i negoziati con il sindacato degli interpreti: "Speriamo che la SAG-AFTRA ci ripensi e torni presto al tavolo in modo produttivo". La risposta: "Tattiche da bulli"
Una petizione di oltre 2300 firme chiede la separazione tra l'AMPTP e le associazioni di categoria, tra cui la Producer Guild. "È un'organizzazione poco trasparente che non rispecchia l'interesse di tutti", si legge nel documento
Via libera degli iscritti alla WGA a favore dell'intesa. Intanto riparte il negoziato tra l'associazione che unisce gli attori e quella delle case di produzione
Secondo i dati raccolti dall'Ufficio statistico del lavoro degli Stati Uniti, il settore cinematografico e televisivo non è uscito indenne dalle manifestazioni. Ma una ripresa è ancora possibile
I colloqui continueranno venerdì 6 e riprenderanno lunedì 9 ottobre. Il proseguimento dei negoziati viene letto come un segnale positivo dopo l'inizio dello sciopero lo scorso luglio
Il comitato degli Screen Actors Guild Awards ha condiviso il suo piano di lavoro: le campagne di candidatura sono sospese fino a un nuovo accordo, ma si potrà prendere parte alle commissioni di nomina