Boris Sollazzo è il Direttore responsabile di The Hollywood Reporter Roma. Cronista e critico cinematografico da 25 anni, ha scritto per le più importanti testate cartacee e non italiane e ha collaborato con alcuni dei maggiori festival internazionali (Venezia e Locarno), dirige il Linea d'Ombra Festival di Salerno, è consulente de La valigia dell'attore, dedicata a Gian Maria Volonté, e ha scritto sei libri. Ha tre ossessioni: il Napoli (e Maradona), il cinema e le grandi biografie storiche. È il padre orgoglioso di Carlo e Bruno.
Non sono stati giorni facili. Ma sono stati giorni utili e persino belli, perché rialzarsi dopo una caduta, soprattutto se ti hanno fatto uno sgambetto, è una bella sfida. Bentornati, a voi e a noi. Con un cartaceo che è l’ideale e bellissimo ponte tra passato e futuro
Come Meazza e Bearzot ha portato l'Italia sul tetto del mondo, come già aveva fatto con la Juventus. Ora si ritrova protagonista di un documentario di Paolo Geremei ed Herbert Simone Paragnani che racconta la sua epopea calcistica ma anche un lato umano sorprendente. "L'Italia di Spalletti? Sono molto fiducioso"
Ci riprenderemo con fatica dall'ultima eliminazione. Nei quattro finalisti è difficile individuare un favorito, ma noi scommettiamo su Eleonora Riso, che pure oggi è stata a un passo dall'essere mandata a casa. Il bello e il brutto del talent è questo: basta un piatto venuto male e nessuno ricorda quanto fatto prima. Giovedì prossimo la finale.
Torna in Thailandia il regista di Nuovo Olimpo, in un festival storico e di successo come il Moviemov che da anni porta il cinema italiano nell'Estremo Oriente. E lo fa con il suo esordio, un bel pretesto per raccontare il suo presente, il suo passato e un pezzo di futuro. Perché presto tornerà sul set e ancora prima arriverà un altro suo libro
Dopo La Terra dell'abbastanza selezionato in Panorama e l'Orso d'Argento per la sceneggiatura per Favolacce, continua la storia d'amore tra la Berlinale e i due gemelli che ora portano la loro splendida serie al festival, che andrà a giugno nei cinema in due tranche e in autunno su Sky. Un'opera, la loro, che riscrive il genere. E non solo
Arriva anche l’attesissima serie dei D’Innocenzo alla Berlinale, e c’è uno dei più grandi attori italiani. “Le mie 286 scene le ho affrontate come se fossi un ballerino”, racconta mentre paragona i fratelli più sorprendenti del cinema nientemeno che a Shakespeare
Roberto D'Agostino e Marco Giusti, già all'ultimo Festival di Roma con questo documentario, ci regalano uno sguardo su Roma atipico e vibrante, grazie alle testimonianze di chi la ama, la conosce, la sente dentro, che sia Carlo Verdone o Vladimir Luxuria, che raccontino Alberto Sordi o il Degrado. Una Roma da cui puoi andare via, ma che da te non se ne andrà mai
Puntata che passa da Giochi senza frontiere alla più bella e importante istituzione italiana dedicata alla Settima Arte, con un'eliminazione forse scontata ma comunque importante per la drammaturgia del talent. Rimangono in cinque e per la prima volta, probabilmente, non c'è un favorito assoluto.
Sorprendente il gladiatore Russell Crowe, che dimostra di poterci stare su quel palco, e pure bene, da cantante. E prende in giro John Travolta, mentre Ramazzotti gela Amadeus. Gianni nazionale è il milite noto di una patria canora che lo chiama ogni anno come riservista, pare che domani piova governo punk. Siamo al giro di boa e una strana sensazione di liberazione comincia a farsi largo
Sanremo è la fotografia di un paese in cui la cialtronaggine di uno sketch con la star americana di Grease - che non avrebbero fatto neanche nei cinepanettoni dei tempi d'oro - si impasta con il monologo di un musicista che si mette a nudo e spoglia anche noi. Come al solito a vincere la serata è chi conduce accanto ad Amadeus: Giorgia è straordinaria e il suo medley da urlo
Loredana Berté prima per la sala stampa, Annalisa ci trapana la mente, i The Kolors sono il calabrone della musica pop italiana, Marco Mengoni si candida a una conduzione solitaria nel 2025 facendo praticamente tutto lui. È la notte dei completi maschili catarifrangenti
Suonava il corno, sognava il palco dell'Ariston, andava al conservatorio. Ci sarebbe riuscito a suonare nell'orchestra della rassegna musicale più amata della penisola se il 31 agosto 2023 a Piazza Municipio non fosse intervenuto in una rissa per difendere un amico. Tre colpi di pistola e un ragazzo di 24 anni della Napoli migliore muore, senza un motivo. Senza che il suo assassino se ne accorga
Se n'è andato, probabilmente, il migliore documentarista italiano del dopoguerra, di sicuro il più rigoroso, impegnato, completo. Morti bianche, droga, ultras, su tutti gli argomenti arrivava prima di altri, intuiva i fenomeni mentre ancora erano embrionali e li rendeva cinema. Stava per compiere 72 anni
Il 4 febbraio del 2004 in una stanza del dormitorio di Harvard, uno studente al secondo anno, Mark Elliot Zuckerberg, inventava il social network per eccellenza. Da quel momento nulla sarà più lo stesso e un uragano rivoluzionerà tutto, dal modo di rappresentarsi alla politica internazionale
L'editoriale di presentazione del nuovo direttore della testata Boris Sollazzo e il saluto dell'editore Gian Marco Sandri. Uno sguardo sul futuro, gli obiettivi, nel segno della continuità, dell’innovazione e di un dialogo sempre più forte all’interno di una realtà leader in tre continenti
Un'eliminazione che fa male, piatti che fanno ingolosire chi guarda, la vera sorpresa della serata è Sara Bellinzona, la migliore per distacco, sia singolarmente che come capitano della sua squadra. E il talent di Sky Uno ora ha una nuova favorita
Scenario inquietante e grottesco di fronte alla struttura di Lungotevere Vittorio Gassman, dove chi manifesta e volantina per indurre cittadini e spettatori a partecipare alle iniziative contro le ultime decisioni sulla maggiore istituzione teatrale della città viene fermato e identificato da forze dell'ordine in tenuta antisommossa. Destra e teatro continuano a non andare d'accordo
Dopo Disney e l'annuncio dei suoi licenziamenti, la contrazione degli investimenti di varie piattaforme sul mercato locale - anzi sui mercati locali - arrivano indiscrezioni anche dalla piattaforma streaming che solo due anni fa si era presentata nella penisola in grande stile
Toni da soap opera sudamericana, prosa da Fascisti su Marte, scene madri che sembrano rubate da un cinegiornale Luce. La miniserie in sei puntate sulla caduta di Benito Mussolini è un coacervo di stereotipi e di recitazioni alla Boris, la (fuori)serie
Il talent culinario arriva a 300 puntate e le festeggia prima con uno dei giudici con cui ha iniziato e l'altro con il pasticciere che li ha adottati, il Papa di Masterchef che si porta anche la figlia, piena di talento e rigore, Debora Massari. La ricorrenza però non intenerisce i giudici, che per l'occasione ne fan fuori tre tra i più amati, almeno nella masterclass