Ai Golden Globes, prima che Issa Rae e Simu Liu annunciassero il vincitore del premio per la miglior serie limitata, i due attori hanno riflettuto sul significato di interpretare Barbie e Ken sul grande schermo nel film di Greta Gerwig, che nella notte si è portata a casa solo il premio come miglior blockbuster.
“Probabilmente non siamo le prime persone che vengono in mente quando si pensa a Barbie e Ken, ma ciò è cambiato, e speriamo di continuare a spingere i limiti dei ruoli che possiamo interpretare”, ha affermato Rae. “Con questo, ovviamente, intendiamo i ruoli delle persone bianche”, ha aggiunto Liu.
In questa 81esima edizione dei Golden Globes, i ruoli per le persone bianche hanno continuato a vincere premi, ma con qualche piccola – e rilevante – eccezione negli ottant’anni della cerimonia.
La vittoria di Gladstone e Wong
Lily Gladstone è diventata la prima persona nativa americana a ricevere un Golden Globe, vestendo i panni di una donna della nazione Osage sposata a un assassino in Killers of the flower moon. “Questo è per ogni bambino che vive nella riserva, nella città, per ogni bambino nativo là fuori che ha un sogno, che si vede rappresentato e che vede le nostre storie raccontate da noi, con le nostre parole”, afferma Gladstone, che ha vinto il premio miglior attrice in un film drammatico e che sul palco, accettando il riconoscimento, si è presentata utilizzando la lingua nativa dei Blackfeet.
Nel mentre, a ritirare il premio come miglior attrice in una serie limitata è stata Ali Wong, che si aggiunge alla lista di categorie con almeno una vittoria ritirata da una persona con discendenza asiatica. La sua vittoria è stata parte di una piccola conquista contando anche la vittoria della serie Beef, con l’attore principale Steven Yeun e il creatore Lee Sung Jin che si sono aggiunti alla lista di vincitori asiatici, che include anche l’animatore giapponese Hayao Miyazaki, che nella notte ha raggiunto un risultato storico con la vittoria di miglior film d’animazione per il Il ragazzo e l’airone.
L’ultima opera dello Studio Ghibli, arrivata in Italia il primo gennaio, è il primo film non in lingua inglese a vincere nella categoria.
Randolph ed Edibiri
Gli altri due vincitori non bianchi dei Golden Globes 2024 sono entrambe donne nere: Da’Vine Joy Randolph ha vinto come miglior attrice non protagonista in un film per The Holdovers – Lezioni di vita, mentre Ayo Edebiri ha vinto come miglior attrice in un musical o commedia televisiva per The Bear. “Il bello è che tutto il tempo che ho dedicato ai miei lavori e tutte le notti insonni passate a pensare a come contribuire a questo settore in quanto donna di colore sono valse la pena”, ha dichiarato Randolph nel backstage dopo la vittoria.
I latinos sono stati ancora una volta esclusi da una cerimonia di premiazione, nonostante il vincitore della migliore commedia televisiva The Bear sia co-prodotto da una sceneggiatrice latina, Joanna Calo. Lei e il co-showrunner Christopher Storer erano assenti per la vittoria della loro serie, mentre il cast dello show è salito sul palco per ritirare il premio, con le osservazioni dell’attore nero Lionel Boyce.
“La stanza è davvero bianca”, ha osservato il conduttore Jo Koy, ospite per la prima volta dei Globes, nel suo monologo di apertura al Beverly Hilton domenica sera. Anche se il comico filippino ha chiuso la cerimonia con alcune parole in tagalog (la lingua più diffusa nelle Filippine) e nonostante la presenza di progetti nominati come Il colore viola, Past Lives, American Fiction e Abbott Elementary, questo commento rimane vero quando si parla della concentrazione di potere a Hollywood.
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