Asaf e Tomer Hanuka, fratelli e fumettisti israeliani classe 1974, non saranno a Lucca Comics&Games. Nonostante la notizia di domenica 29 ottobre, confermata anche dal direttore generale di Lucca Comics&Games Emanuele Vietina, i due artisti hanno oggi annunciato in un comunicato stampa congiunto di voler fare “un passo indietro” e di “lasciare che l’arte parli per se stessa”.
“La nostra presenza a Lucca e le nostre attività rischierebbero di essere oggetto di eccessiva attenzione afferente alla questione internazionale, oscurando la dimensione artistica, che invece è stata ed è il centro del nostro percorso con questa manifestazione e il suo gruppo di lavoro”, scrivono Tomer e Asaf Hanuka. “Non ci sentiamo di spostarci da una zona di guerra vera verso una zona di conflitto mediatico. Questo interferirebbe con la felicità di incontrare tanti amici, fan e colleghi”.
“In attesa di tornare quanto prima a riabbracciare Lucca Comics & Games, dobbiamo continuare a credere nella speranza,” aggiungono i disegnatori, autori della locandina di questa edizione delle kermesse lucchese. E concludono: “Viviamo tutto questo insieme. E, in questa parte del mondo, non ci possiamo permettere molto altro”.
Il caso Lucca Comics&Games
Sabato 28 ottobre, Michele Rech, in arte Zerocalcare, ha annunciato sui suoi profili social che non avrebbe partecipato a Lucca Comics a causa del patrocinio dell’Ambasciata di Israele in Italia, definendo questa tipologia di riconoscimento istituzionale – confermato come “non oneroso” dal direttore di Lucca Crea Emanuele Vietina – “problematico”, e sostenendo di non riuscire a partecipare perché “è un corto circuito che non riesco a gestire”.
“Spero loro partecipino e spero riusciranno a sentirsi a casa, perché non ho mai pensato che i popoli e gli individui coincidessero con i loro governi”, conclude Zerocalcare, scrivendo di sperare di vedere “un giorno” anche “fumettisti palestinesi, che al momento non possono lasciare il paese”.
“Da quasi un anno lavoriamo a un progetto che ha coinvolto Asaf e Tomer Hanuka, due artisti che hanno più volte affrontato dialetticamente la loro realtà e che sono progressisti”, aveva da parte sua sottolineato Vietina, facendo riferimento ai due artisti autori della copertina dell’edizione 2023 di Lucca Comics&Games e alle loro opere The Arab Jews, K.O. a Tel Aviv, oltre alla loro collaborazione con Ari Folman per Valzer con Bashir, film d’animazione vincitore del Golden Globe che denuncia il ruolo dell’esercito israeliano nel massacro nel campo profughi di Sabra e Shatila del 1982.
Anche Amnesty e Fumettibrutti
Dopo Rech, che ha ricevuto anche il supporto della sua casa editrice, hanno poi annunciato la diserzione anche Amnesty Italia, Giancane e l’autrice Fumettibrutti. L’ONG che si occupa di diritti umani ha scritto in un post su X: “Comprendiamo sia prassi consolidata il patrocinio delle ambasciate dei paesi di provenienza degli artisti che realizzano l’immagine del festival, ma non possiamo ignorare che le forze israeliane stiano incessantemente assediando e bombardando la Striscia di Gaza, con immani perdite di vite civili”.
In un’intervista a THR Roma, Emanuele Vietina ha garantito che il tema sarà “affrontato”, anche se non ha voluto concedere “anticipazioni”. “Abbiamo grandissimo ed enorme rispetto per una realtà come Amnesty che opera per i diritti umani, che sono importanti anche per noi – ha concluso Vietina – Siamo perfettamente consapevoli di questa cogente, drammatica e lacerante attualità – continua – e per noi è un tema centrale. Lo affronteremo”.
Il patrocinio dell’Ambasciata d’Israele in Italia è stato annunciato durante la conferenza stampa di Lucca Comics&Games dello scorso luglio, assieme a quello del Consolato degli Stati Uniti. Ma il riaccendersi del conflitto il 7 ottobre, con l’attacco di Hamas e poi il bombardamento nella Striscia di Gaza da parte di Israele, ha cambiato la percezione di quel riconoscimento. La fiera prenderà il via l’1 novembre e si chiuderà il 5.
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