Aquaman e il regno perduto si trova in acque inesplorate, e le prossime settimane potrebbero segnare la sua rotta, nel bene e nel male. Il sequel del film DC del 2018 prodotto da Warner Bros. è reduce da una serie di riprese che si sono svolte in Nuova Zelanda a metà giugno e che hanno coinvolto star come Jason Momoa e Patrick Wilson, secondo quanto riportato da più fonti.
Si tratta del terzo reshoot per il film di James Wan: un numero quasi senza precedenti, anche per un film di questa portata.
Il regno perduto ha affrontato diversi ostacoli prima dell’uscita in sala del 20 dicembre. È stato rinviato più volte (originariamente doveva uscire nel dicembre 2022) e, come per The Flash, la sua realizzazione ha attraversato tre diverse direzioni alla Warner.
I tre direzioni Warner per Aquaman
Il film è stato approvato sotto la direzione della Warner guidata dall’ex boss Toby Emmerich e dal suo luogotenente, il capo DC Films Walter Hamada, come sequel di Aquaman, che si è rivelato un successo a sorpresa ed è il film DC che ha incassato di più in assoluto, con 1,148 miliardi di dollari.
Le riprese principali si sono concluse nel gennaio 2022, ma in estate Emmerich se n’era già andato e Hamada l’avrebbe seguito poco dopo, entrambi vittime della fusione che ha creato la Warner Bros. Discovery.
Quell’estate il film era nel pieno della post-produzione e stava iniziando le proiezioni di prova. Sebbene non sia chiara la tempistica, dall’estate del 2022 all’inizio del 2023 Il regno perduto è stato rigirato due volte e ha avuto diverse proiezioni di prova non entusiasmanti.
Dopodiché, sono stati coinvolti i nuovi boss della Warner, Michael De Luca e Pamela Abdy, che stavano gestendo la DC in attesa che l’amministratore delegato di Warner Bros. Discovery, David Zaslav, trovasse un capo permanente per sostituire Hamada. Secondo alcune fonti, in autunno, Abdy ha assunto una forte presa di posizione creativa ed è stata coinvolta nel montaggio di una versione del film. Tuttavia, quando questa versione è stata testata, ha ottenuto un punteggio inferiore a quello della precedente. Il che ha portato a un’altra serie di nuove riprese.
Nonostante le diverse visioni dei dirigenti, non è chiaro quali fossero i problemi, ma un addetto ai lavori ha dichiarato che la questione della chiarezza della vicenda è stata una preoccupazione costante.
L’ostacolo Batman
C’era anche un’altra preoccupazione: Batman.
Hamada voleva che la versione di Michael Keaton del personaggio fosse simile al Nick Fury di Samuel L. Jackson nei film Marvel: un anziano leader che potesse apparire in vari film, tra cui l’ormai accantonato Batgirl e Il regno perduto. Ma lo spostamento delle date di uscita ha creato confusione. L’uscita de Il regno perduto era prevista per marzo 2023, diversi mesi prima del ritorno di Keaton in The Flash a giugno 2023. Così, alla fine di luglio 2022, due mesi dopo che Abdy e De Luca avevano preso il controllo della Warners, Ben Affleck si è unito a una serie di reshoot nel ruolo di Bruce Wayne, per sostituire una scena girata da Keaton. Ma poi il film è stato nuovamente rimandato, questa volta dopo l’uscita di The Flash, mettendo in dubbio l’apparizione di Affleck.
Secondo le fonti, l’ultima rielaborazione del film non presenta nessuna delle due versioni del Cavaliere oscuro. I nuovi responsabili della DC, James Gunn e Peter Safran, non vogliono promettere un universo cinematografico che non si realizzerà, né legarlo eccessivamente ai fallimenti del passato. “È stato piuttosto caotico”, ha rivelato una fonte.
(Una parte del caos potrebbe non essere colpa dello studio o dei registi. Alcuni degli spostamenti di calendario erano dovuti al sovraccarico delle società che si occupano degli effetti visivi, un fenomeno che si è verificato durante la pandemia e che ha interessato sia The Flash che Il regno perduto, causando una cascata di spostamenti delle date di uscita).
Proiezioni di prova e reshoot
Altre proiezioni di prova sono avvenute a febbraio e di nuovo ad aprile. A quel punto Safran, produttore del primo Aquaman e de Il regno perduto, era diventato co-direttore dei neonati DC Studios, insieme a Gunn.
Non è chiaro come l’arrivo di Safran abbia cambiato le sorti del film, se mai le ha cambiate. I registi erano in crisi per il processo di post-produzione apparentemente interminabile e per i punteggi insoddisfacenti dei test. Tuttavia, la situazione potrebbe essere migliorata con le nuove riprese.
Si dice che Gunn sia intervenuto sulla versione più recente e che la direzione abbia approvato un periodo di riprese di cinque giorni. Le fonti dicono che le riprese sono andate così bene che Wan e compagnia hanno completato tutto il necessario in soli quattro giorni.
E per alcuni, il fatto che la Warner sia disposta a continuare a spendere soldi per migliorare il film dimostra che lo studio ha fiducia in Aquaman e il regno perduto. (A febbraio, secondo le fonti, i registi di Blue Beetle, l’altro film DC in uscita ad agosto, hanno chiesto e ottenuto due giorni di riprese aggiuntive. Safran era stato anche produttore di Blue Beetle prima della sua ascesa ai ranghi di dirigente).
Aquaman: una produzione costosa
Il regno perduto è già una produzione costosa. Il film è stato girato durante la pandemia ed è stato approvato con un budget di 205 milioni di dollari, una spesa onerosa per le grandi produzioni. Inoltre, ogni fotogramma del film comporta effetti visivi, un altro costo piuttosto importante. I reshoot non hanno fatto altro che aumentare il budget complessivo.
Il regno perduto è l’ultimo film del DC Extended Universe, lanciato un decennio fa con L’uomo d’acciaio di Zack Snyder. La sua data di uscita (a dicembre) si avvicina, mentre i film DC della Warner stanno fallendo a un livello ineguagliabile. Black Adam a ottobre, Shazam! Furia degli dei a marzo (anch’esso prodotto da Safran) e The Flash il mese scorso sono stati dei veri e propri flop. Sebbene Gunn e Safran abbiano in programma di rilanciare i film DC con Superman: Legacy, questo titolo non uscirà prima di luglio 2025. Nessuno vuole un’altra delusione e ci si chiede quanti altri colpi possa sopportare il marchio DC.
I registi e lo studio conoscono il valore che una postproduzione intelligente può apportare. Anche il primo Aquaman stava affrontando onde turbolente. Si dice che abbia trovato il suo equilibrio solo in fase di post-produzione, quando è stato ideato un nuovo finale ed il film è stato ridotto alla durata di due ore e 23 minuti.
Wan era ottimista quando ad aprile ha parlato con THR, mentre continuava a lavorare alla pellicola. “Questo film parla del cambiamento climatico, ma è comunque un divertente film d’azione fantasy” ha dichiarato.
19 luglio, ore 12:24 Aggiornamento per precisare che ai registi di Blue Beetle sono stati concessi due giorni di riprese aggiuntive. Una versione precedente affermava che tali giorni erano stati negati.
Traduzione di Nadia Cazzaniga
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