Il consiglio nazionale della SAG-AFTRA ha approvato l’accordo provvisorio tra il sindacato degli attori, gli Studios e le piattaforme di streaming che ha posto fine allo sciopero degli attori durato 118 giorni. Il consiglio ha votato per accettare l’accordo con l’86% dei consensi, come ha dichiarato il direttore esecutivo nazionale Duncan Crabtree-Ireland in una conferenza stampa tenutasi venerdì 10 novembre. I membri del sindacato, che conta 160.000 iscritti, voteranno per la ratifica dell’accordo a partire dal 14 novembre, con scrutinio previsto per l’inizio di dicembre.
Crabtree-Ireland e il presidente della SAG-AFTRA, Fran Drescher, hanno illustrato a grandi linee l’accordo con l’Alliance of Motion Picture and Television Producers durante la conferenza stampa, spiegando che comprende aumenti “superiori alla media” dei salari minimi, un bonus per gli attori che lavorano in serie streaming di successo e norme sull’uso dell’intelligenza artificiale.
“Questa vittoria è una vittoria di tutti”, ha dichiarato Crabtree-Ireland. “Le tutele dell’intelligenza artificiale per gli interpreti significano la salvaguardia di decine di migliaia di posti di lavoro, da scenografi e costumisti ad autisti e ristoratori, e di tutte le piccole imprese che servono la comunità dello spettacolo”.
In un lungo intervento, Drescher ha ricordato come la leadership del sindacato abbia “sviato le loro tattiche intimidatorie” e si sia battuta per ottenere gli elementi chiave dell’accordo, tra cui il bonus per lo streaming e le protezioni per l’IA. “Dal 14 luglio al 3 ottobre non abbiamo mai sentito l’AMPTP. Ci siamo detti: cosa stanno aspettando, stanno cercando di farci fuori? Credo che si siano resi conto di avere di fronte un nuovo tipo di leadership”.
Drescher ha concluso affermando: “Abbiamo tra le mani un contratto da record, che ha aperto nuovi orizzonti e ha infranto gli schemi più volte. Abbiamo iniziato questo viaggio come il più grande sindacato del mondo dello spettacolo e lo concludiamo come il più potente”.
SAG-AFTRA: dalle percentuali sugli show all’uso delle IA
Crabtree-Ireland ha poi illustrato nel dettaglio diversi aspetti del contratto. Per quanto riguarda la retribuzione minima, l’accordo prevede aumenti salariali generali del 7% nel primo anno, del 4% nel luglio 2024 e del 3,5% nel 2025. Per le comparse l’aumento immediato è dell’11%, seguito dal 4% e dal 3,5% nel secondo e terzo anno del contratto. Gli aumenti del primo anno sono superiori a quelli ricevuti dalla Writers Guild of America e dalla Directors Guild of America.
Ha inoltre sottolineato che l’accordo include un linguaggio sulla registrazione delle performance (una novità assoluta per il sindacato), “protezioni significative” per quanto riguarda l’autoregistrazione dei provini, l’obbligo di coordinatori dell’intimità per le scene che coinvolgono sesso e nudità, nuovi termini riguardanti le acconciature e il trucco per tutti gli interpreti, compresi gli attori di colore. E il “consenso informato e l’equo compenso” per la creazione di repliche digitali di un interprete, sia esso vivo o morto.
Le tutele relative all’IA riguardano anche il consenso e il compenso nel caso in cui parte del volto o del corpo di un attore venga utilizzato per creare un interprete “sintetico” tramite l’IA generativa. Crabtree-Ireland ha dichiarato che questa parte della proposta, insieme a un impegno deciso nei confronti del fondo residuale per lo streaming, è stata concordata nelle ultime ore prima dell’annuncio dell’accordo.
Drescher ha anche affermato che il fondo per i bonus dello streaming funzionerà con una formula simile a quella che la Writers Guild ha inserito nel suo contratto: gli attori degli show che raggiungono il 20% degli abbonati di una piattaforma nell’arco di tre mesi avranno diritto al bonus, ma anziché andare tutto a quegli interpreti, il denaro aggiuntivo andrà in un fondo amministrato congiuntamente dal sindacato e dall’AMPTP.
Tre quarti del denaro del fondo – secondo le proiezioni di Crabtree-Ireland, circa 40 milioni di dollari all’anno – andranno agli attori di questi spettacoli ad alto rendimento, mentre il restante 25% sarà distribuito in modo più ampio, come stabilito dagli amministratori del fondo.
Traduzione di Pietro Cecioni
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