I sindacati contro il musical (pre-registrato) di David Byrne. “Una minaccia esistenziale per Broadway”

Here lies love sta cercando di ottenere lo status di "situazione speciale", che consentirebbe allo spettacolo di essere messo in scena senza i 19 musicisti richiesti per contratto

Here lies love, il nuovo spettacolo di David Byrne, ha attirato le proteste dei sindacati. L’artista – celebre per essere stato frontman dei Talking Heads – è stato infatti contestato da un’organizzazione di musicisti perché nel suo prossimo spettacolo di Broadway non ci sarà una band dal vivo. Il sindacato ha definito questa mancanza una “minaccia esistenziale” per l’intera forma d’arte.

Stando a quanto dichiarato da un rappresentante della produzione, lo spettacolo – concepito per la prima volta 17 anni fa e che ha avuto un’edizione Off-Broadway – è stato precedentemente eseguito su una base pre-registrata. Questo perché, continua il rappresentante, Here lies love si ispira al genere del karaoke.

Il musical è basato su un concept album dello stesso Byrne con Fatboy Slim e racconta la storia di Imelda Marcos, l’ex first lady della Filippine. Here lies love è diretto da Alex Timbers ed è prodotto da Hal Luftig. Il musical comincerà le anteprime al Broadway Theatre il 17 giugno.

David Byrne e le contestazioni dei sindacati

La Local 802 – dell’American Federation of Musicians – afferma che il contratto collettivo di Broadway prevede un numero garantito di musicisti per ogni musical: almeno 19.

Il presidente e direttore esecutivo della Local 802 Tino Gagliardi ha dichiarato: “Uno spettacolo senza musica dal vivo e con soli brani preregistrati è assolutamente una minaccia esistenziale per Broadway, nonché una minaccia culturale per il teatro musicale in tutto il mondo”. “Per generazioni, il pubblico ha visto gli spettacoli di Broadway con musica dal vivo eseguita dai migliori musicisti del mondo – continua Gagliardi – l’uso di brani preregistrati non solo sminuisce l’arte, ma mette a rischio posti di lavoro e mezzi di sussistenza”.

E aggiunge: “I nostri musicisti hanno il cuore spezzato dal fatto che una leggenda come David Byrne stia percorrendo questa strada e speriamo vivamente che ci ripensi”.

Una “situazione speciale”

La produzione ha richiesto la stipula di una “situazione speciale”, che consentirebbe allo spettacolo di continuare ma con un numero di musicisti minore rispetto a quello richiesto. Il sindacato fa notare che, mentre lo spettacolo è quasi interamente eseguito con una colonna sonora preregistrata, c’è un momento in cui alcuni attori suona degli strumenti.

Un gruppo di rappresentanti della Local 802, della Broadway League e di altre parti neutrali esaminerà la situazione e voterà sulla riduzione del numero di musicisti. La produzione ha dichiarato che per ottenere questo status, la condizione necessaria allo spettacolo è quella di essere “un genere musicale definibile diverso da un musical tradizionale di Broadway”.  Se le parti non accettano la decisione, la questione sarà sottoposta a un arbitro neutrale.

La produzione afferma di essere stata in contatto con il sindacato dei musicisti e di aver permesso ai membri di esprimere le loro preoccupazioni. Il portavoce di produzione Adrian Bryan-Brown ha dichiarato:”Questo processo è in corso e potrebbe culminare in una decisione arbitrale definitiva e vincolante – e conclude – ma fino a quel momento continueremo a lavorare in buona fede con il sindacato per superare le fasi contrattuali”.